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Tragedia norvegese: la stampa italiana è anticlericale?

Di paolo (---.---.---.183) 25 luglio 2011 19:23

Caro Giuseppe , apprezzo il tuo chiarimento e posso anche concordare che ci possa essere un qualche compiacimento anticlericale in certa sinistra iper laicista , conseguenza della identificazione storica che la Chiesa Romana ha sempre avuto con la destra in genere e con quella fascista in particolare . Riconosco anche la eccessiva approssimazione con cui la " stampa " nostrana stigmatizza certi avvenimenti senza preoccuparsi più di tanto di approfondire ,tentando di primo acchito la strumentalizzazione politica . Il caso del " Il Giornale " , anche se in quel caso non si tratta di stampa , è un caso limite ma emblematico .E accetto anche l’osservazione de Il Lupo... che in Italia (e non solo) ci sia una stampa "ostile" , di principio , al clero cattolico ( non alla cristianità) . Tutto bene . 


Però che il delirio di questo folle sia più frutto di un miscuglio di ideologismi ,piuttosto che la perdita del senso della realtà e la sensazione di vivere in un videogioco di violenza , è difficile da stabilire ma , almeno da quel poco che ho letto nei suoi scritti , mi sembra che le sue ossessioni erano essenzialmente di tipo etnico e religioso . Poi se intendiamo per "integralista" la pura "estremizzazione religiosa" , allora concordo che il termine può essere anche inappropriato , ma che in Brevik la fede religiosa ,in una visione storica ideologizzata ( i crociati) , non abbia avuto un peso importante non mi sembra corretto . 
Comunque aspetto di saperne di più .
ciao 


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