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Di chi è la moneta all’atto dell’emissione?

Di Lucio Sanna (---.---.---.107) 24 luglio 2011 11:14
Lucio Sanna

Hires, sarà l’intelligenza e il buon senso dei lettori a stabilire chi tra noi dice idiozie e se tu sei o meno un "disinteressato sostenitore del sistema bancario privato".
Perciò non mi dilungo a controbattere "punto per punto" alle tue contorsioni tautologiche. Ostinatamente ti esibisci nei tuoi patetici equilibrismi verbali nel vano tentativo di convincerci che i banchieri e i politici a loro asserviti sono, buoni, onesti, altruisti e lavorano tutti per il "bene comune" e non invece per arricchirsi spudoratamente alle spalle del popolo. Il fatto è che possono farlo anche grazie allo stato di "ignoranza" e di disinformazione nella quale è volutamente mantenuto il popolo da quelle stesse "istituzioni" e dai "poteri statali e europei" che tu citi di continuo e che, a modo tuo, sostieni con tanto zelo e servilismo.
Purtroppo ogni volta che ti leggo, qui o nel tuo cesso di sito, mi assale il dubbio se tu sei proprio in totale malafede o se invece sei veramente convinto, intimamente convinto, delle baggianate che scrivi.
Propendo per la prima ipotesi, infatti non credo una persona dotata di normali facoltà mentali possa perseverare forsennatamente nel tentativo di propinarci la stupida tesi che la Banca d’Italia è ciò che dice di essere sulla base del suo statuto.
Sono costretto a citare un frase del tuo sodale Paolo Ferro Luzzi: " La risposta alla domanda: cos’è la Banca d’Italia è molto semplice ed apparentemente tautologica: la Banca d’Italia è ciò che è, secondo il suo statuto".
Come dire che il vino è buono perché così dichiara solennemente l’oste !

Nessun dubbio Hires?

Contento tu...e, tanto per capirci, gli interessi sul debito pubblico, in quota pro capite, alla fine sono costretti a pagarli in un modo o nell’altro, anche i servi del sistema come voi, mica solo i complottisti come noi.


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