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Abolizione delle province: da cavallo di battaglia a buon proposito… mai realizzato

Di Geri Steve (---.---.---.195) 11 luglio 2011 11:29

la moltiplicazione degli organi elettivi e’ sicuramente dovuta all’ingordigia della classe politica, che vuole piu’ posti per se’, ma ha anche un altro effetto -indesiderato per me ma desiderabile per loro- : distrugge il principio di democrazia.

Io voto per la mia circoscrizione, per il mio comune, per il mio sindaco, per la mia provincia, per la mia regione, per il mio senato, per la mia camera, per la mia rappresentanza europea, e sono fortunato di non dover votare anche per una comunita’ montana. Eleggo percio’ quasi una decina di miei rappresentanti.
Se poi ci aggiungo le elezioni di secondo grado, si arriva ad un centinaio di persone che dovrebbero rappresentarmi.

Se il fondamento della democrazia fosse davvero che io possa giudicare come questi mi rappresentano, io -per giudicarli- dovrei sapere cosa loro fanno.
Con questi numeri e’ assolutamnte impossibile controllarli, anche se io non avessi nient’altro da fare nella mia vita.

E questo rende INCONTROLLABILI i miei rappresentanti. Cosa che a loro fa certamente piacere.

Sarebbe molto meglio se per tutta l’amministrazione (dalla circoscrizione alla regione) io eleggessi direttamente un solo rappresentante locale, con cui potrei avere un contatto diretto, e poi loro si eleggessero i loro rappresentanti, ma consultandoci con strumenti referendari sui temi piu’ dirimenti.


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