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TAV Val di Susa: non è un treno, è un golpe. Ma non da oggi

Di paolo (---.---.---.4) 5 luglio 2011 17:01

Neppure io ho contezza della questione e non ho neanche l’intenzione di andare sul posto . Quindi non esprimo giudizi di merito ma mi limito ad alcune considerazioni generali in relazione all’articolo .

Giusto che ogni opera pubblica , specialmente se invasiva, venga discussa con la popolazione interessata affinchè si studino tutte le alternative possibili per arrecare il minor danno . Ma un’opera di pubblica utilità è tale e resta tale per cui non può essere messa in discussione in toto .
Davanti alla pubblica utilità ( ammesso che cosi’ sia nel presente caso) non ci ci può opporre . Ad un esproprio per pubblica utilità non ci si può opporre, a meno di palesi violazioni di legge ,danno accertato alla salute ecc.. Stante il diritto dell’opera si può chiedere soltanto un equo indennizzo(difficile da ottenere).

Altrimenti ,come da sindrome di Nimby,nessuno è disposto ad alcuna rinuncia personale per l’interesse comune . 
Mi chiedo e ti chiedo se è giusto che ,tanto per fare un esempio a caso ,che i piacentini si cucchino una centrale a combustione dei fossili per fornire energia elettrica anche magari alla Val di Susa .
Poi ovviamente ciascun caso fa storia a se ed io sto cercando di capirci qualcosa , ma il principio generale va salvaguardato .Quindi io qui non so chi sia il " regime" o cosa significhi parlare di "regime " in questo caso . Chi sono : le lobby ? ,la finanza internazionale? gli interessi occulti? .Escludo Fassino .
Ultima considerazione : ma come mai tutti ’sti casini succedono solo e sempre in Italia ?
ciao

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