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Solo l’Italia non frena sul nucleare

Di (---.---.---.203) 18 marzo 2011 14:34

Sig. Fab e poi boh se si discute senza proporre soluzioni i problemi rimangono e si é perso solo tempo. Lei parla di tutela della salute come se le milioni di tonnellate di petrolio carbone e gas che l’Italia consuma ogni anno non inquinino. Lei parla di salute delle persone come se i milioni di kilowatt che l’Italia acquista dalla Francia prodotti col nucleare sia salute di altri quindi non ce ne frega nulla. Se lei é contrario all’inquinamento é disposto a non consumare energia perché quella che arriva in Italia viene prodotta in quella maniera? La soluzione probabilmente non é questa. La soluzione probabilmente é un ragionevole compromesso attualizzabile e non utopitico. La soluzione é una graduale diminuzione dei combustibili fossili a vantaggio delle rinnovabili ma per non essere utopistica le cose sono due:
1) questa diminuzione sará lentissima nel tempo perché lentissima é la possibilitá di avere un 80-90% di energia con le rinnovabili. Per cui tutti i problemi geopolitici e soprattutto di costi ci renderebbero ipervulnerabili per non dire addirittura fuori dalla concorrenza rispetto agli altri paesi.
2) come stanno facendo diversi paesi del mondo si colma questo gap con il nucleare. Ossia tra dieci quindici anni potremmo avere una riduzione drastica dei combustibili fossili sia puntando con decisione sulle rinnovabili ( che al massimo in tale tempo riusciranno ad arrivare al 30-40%) sia con il nucleare per circa un 20%.

Quello che ha fatto il governo sul fotovoltaico é una porcata e io qui non faccio discorsi ideologici. Si parla di numeri e di sopravvivenza.

Saluti

And e poi boh


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