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Fiat vexatio!

Di Renzo Riva (---.---.---.45) 17 gennaio 2011 12:59
Renzo Riva

Dopo la lettura del libro di Pansa
“Storia della Fiat, da prigione a bordello: poi arrivò Marchionne“
cambierei il titolo che hai dato al tuo argomento da Fiat vexatio! a

FIAT FELLATIO!


Pagheranno gli italiani che si sono cullati di poter vivere al di sopra delle loro capacità.
Dopo che hanno chiuso la strada al nucleare è stato tutta una corsa alla delocalizzazione con conseguente deindustrializzazione.
Ed ora a fare i mestieri più vecchi del Mondo!
Caccia, pesca, coltivare la terra, dar via la mona le femminucce ed il culo i maschietti.
Ai maschietti indico Via Liruti a Udine.
Per le altre città cercate su internet.
.
Ecco come la mettono nel boffice ai giovani la nuova triplice del potere inculatorio di:
-qualunque governo
-imprese
-sindacato
ovvero delle tre scimmiette del non vedo-non sento-non parlo.
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Dicevo ieri quali sono le condizioni necessarie affinché un operatore economico possa investire in Italia.
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1) Certezza del diritto;
2) certezza dei costi: del lavoro e fiscali;
3) certezza di governabilità dell’unità produttiva, commerciale e altro.
.
Mancando anche solo una di queste condizioni nessun operatore economico degno di questo nome investirebbe un centesimo di kopeco delle sue attività finanziarie.
.
Se la FIAT resta con il 46% che ha votato NO significa che ha avuto assicurazioni che ogni volta che nascerà un problema dovremo abbassare i pantaloni per continuare a prenderlo in quel posto e continuare a sentire suonare la solita musica del pagamento dei maggiori costi, che saranno debiti per i cittadini, che dovremo pagare tutti noi.

La situazione è tragica ma non seria.


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