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Napolitano, il messaggio di fine anno e la rivolta ungherese. Un paese dalla memoria corta

Di paolo (---.---.---.102) 4 gennaio 2011 10:16

Mai ascoltare i messaggi di fine anno dei presidenti della repubblica . Sono un bagno di retorica ,scontati appelli al buonismo,alla solidarietà , all’onestà , ai valori della democrazia , un pensierino sui nostri militari all’estero , la tutela dei giovani e delle donne , la scuola come valore fondamentale , il lavoro come fondamento sociale e via cosi’.Parole , soltanto parole, un fiume di parole .

Se si prendessero gli appelli dei nostri presidenti degli ultimi cinquant’anni ,si potrebbe pensare che , parola più parola meno , si tratti di un copia e incolla . 
E’ anche vero che probabilmente un presidente della repubblica cosi’ come è concepito nel nostro ordinamento democratico , altro non potrebbe dire , ma insomma di chiacchere inutili questo paese è ormai sommerso , siamo alla nausea . Fatti , non parole . 
Ti immagini un presidente che dall’alto della sua massima carica , dicesse tu , tu e tu , avete rotto le palle , datevi da fare a sistemare le cose entro un tot di tempo altrimenti vi prendo a calci in culo e vi mando a casa . Chiaro che sarebbe una esagerazione e poi non sarebbe più democrazia .


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