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Un taglio al futuro. L’istruzione ai tempi della Gelmini

Di paolo (---.---.---.126) 11 dicembre 2010 08:38

Il mondo è bello perchè è vario è un modo per dire che ognuno può pensarla come meglio crede ,che ogni opinione ha pari dignità , che nessuno può arrogarsi il diritto di essere il depositario della verità assoluta . Niente di più facile che sulla riforma Gelmini ci possano essere valutazioni differenti , anche influenzate da retaggi ideologici , da esperienze personali o da valutazioni contingenti.

Quindi non mi stupisce più di tanto che Carlo sia in totale disaccordo con l’articolista ; mi lascia invece un pò interdetto il limite culturale con il quale si cala un giudizio su una materia cosi’ delicata e fondamentale come è la scuola , trattandola in termini di bilancio economico , di risparmio sulla spesa o di equilibrio tremontiano dei conti . Come se stessimo parlando di una materia economica qualsiasi o di un investimento da fare o non fare . Che nella Università e nella ricerca in Italia ci siano sprechi è un dato di fatto chiaro come la luce del sole . Questi e solo questi sprechi vanno colpiti duramente e  non con operazioni di taglio orizzontale che castrano anche ciò che c’è di buono .
Parallellamente le consistenti destinazioni di fondi alle scuole private (leggi cattoliche) hanno dato la misura della strategia culturale di questo governo di centrodestra e mi stupisce che una persona come Carlo , che si definisce di sinistra ( intesa come area culturale ) non sappia cogliere le differenze tra una buona riforma fatta per migliorare la scuola pubblica ed una sciagurata manovra messa in atto per fini ed intendimenti che con lo studio hanno poco o nulla a che fare .
Quindi caro Carlo studia , studia ....

paolo

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