• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

L’Italia (diversa) di "Vieni via con me"

Di Eowin (---.---.---.130) 10 novembre 2010 03:28

Non l’ho visto, e ne sono felice. Non l’avrei visto neanche se mi avessero pagato, perchè so per certo che è di una noia mortale, una bieca parata di paccottiglia pseudo-culturale (qualche traccia sonora mi giungeva da una stanza all’altra, quindi un po’ della soporifera mistura ha attinto i miei timpani, tra una sparatoria e l’altra del poliziesco reperito sul digitale terrestre), l’ennesima denuncia del regime che strangola l’informazione e della macchina del fango che colpisce chi si oppone al governo. Tanto noi siamo tutti fessi e non ci accorgiamo che sulla Rai vanno praticamente solo loro, in prima serata, a sproloquiare: Santoro, Floris, Dandini, Fazio e chi più ne ha più ne metta. E la macchina del fango? Chi è che pedina Lele Mora quando va a cena da Berlusconi con due ragazzotte poco vestite? A me, con chi cena Berlusconi, non me ne può fregà de meno, Repubblica! Insomma, Vieni via con me: per chi conosce Orwell, "il quarto d’ora dell’odio" dilatato a tutta la prima serata. Stucchevole.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox