Ancora una volta riscontriamo come sia facile parlare con la pancia piena e con gli ideali vuoti.
Chi afferma certe cose su Suor Teresa di Calcutta o è in malafede, oppure non conosce cosa vuol dire fare volontariato serio, costruttivo e soprattutto in quelle difficili condizioni.
Che la Chiesa ha sbagliato e forse continua a sbagliare ancora, potremmo anche trovarci d’accordo, ma infangare il nome di Suor Teresa è veramente troppo.
La libertà di parola e di pensiero è una cosa straordinaria, ma va salvaguardata e difesa affinchè affermazioni non corrette, interpretazioni soggettiva dei fatti e scarsa conoscenza della realtà locale in cui operano tanti Missionari, possano inficiarne la sua credibilità .