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Rimpatriati nella settimana 39 cittadini extracomunitari clandestini

Di (---.---.---.74) 11 novembre 2010 11:24

· (chi ti parla conosce il problema dall’altra sponda del mediterraneo) 1° non è vero che provengano da zone di guerra (l’Eritrea, Maghreb, Egitto, Nigeria, Senegal, Cina, Ucraina ecc. non sono zone di guerra); Dall’Afganistan o dall’Iraq provengono meno del 2%; 2° chi viene qui, nei loro paesi non muore di fame per la semplice ragione che se uno stipendio medio di un capofamiglia è di 40-90€/mese e loro riescono a spenderne 3000€ per arrivare in Italia, vuol dire che provengono da famiglie non povere (semmai indebitate per pagare l’emigrazione). 3° La maggior parte di loro è giovane, intraprendente a relativamente ben istruita, gente che farebbe comodo al loro paese, mentre da noi sono obbligati a vivere (di questi tempi) senza un lavoro, senza un alloggio; in un clima che non sono in grado di sopportare (anche perché non dispongono di case ed uffici riscaldati); nella vana illusione di sistemarsi. 4° Giunto in Italia disilluso; secondo voi cose dovrebbe fare? Tornare sarebbe una sconfitta; fare i vu-cuprà, spacciare, delinquere, entrare nel mercato del lavoro nero, vivere in ambienti fortemente degradati? Smettiamola di fare gli IPOCRITI, questi ambienti ecclesiastici o di sinistra che si oppongono ad una politica di disincentivazione (talvolta forse crudele) fanno il male di questi giovani e delle nazione da cui provengono.


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