Non so se dietro le domande del Giornale ci sia qualcosa di vero, fatto sta che l’utilizzo di questo “espediento” per fare battaglia politica è una squallida mossa.
Al giornale della famiglia non importa un ficco secco se veramente Fini ha fatto o non ha fatto un determinato reato quello che interessa è colpire, colpire duro uno che non si è allineato al volere del principe.
Penso che questa storia dovrebbe far riflettere anche i più stretti collaboratori del premier.
Il conflitto di interessi, che è stato, anche da Fini, in sostanza ignorato, sta dando i suoi frutti politici, non esiste personalità politica, piccola o grande che sia, che non possa essere attaccata dai vari giornali e televisioni di famiglia.