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25 aprile. La storia inedita di Don Morosini, il martire di Roma Città Aperta

Di (---.---.---.109) 24 aprile 2010 09:18

COMPLIMENTI !!

Donna Grazia, hai scritto uno splendido articolo.

Un ricordo come quello del caro Don Giuseppe che certamente fa Onore a TUTTI quelli che si sono adoperati con tenacia ed autentico sprezzo della vita per darci  LIBERTA’ e DEMOCRAZIA, quelle stesse continuamente minate da ogni parte, in primis da quell’indifferenza a questi valori, tutt’altro che casuale.. VOLUTA !! 
E voluta da tutto quel "movimento socio-culturale" che controlla letteratura, filosofia, storia e comunicazione, la Società insomma, ormai da circa 30 anni, da dopo il ’68-’75..

Una Società che non conosce la sua Storia, è un albero senza radici, senza il suo fondamento, che quindi non sa in che direzione crescere, quale, in che direzione, deve essere la sua evoluzione futura.
.. E’ un palloncino al vento ancorato da un filo sottile, facilmente dislocabile a piacimento, in particolare da coloro che amano "manipolare" o tenere i fili delle più becere alchimie, contando appunto sull’ignoranza della Gente, talmente presi dal loro tornaconto da non curarsi che quel filo potrebbe anche rompersi.

Qui il compito di coloro che sono latori della Storia.. e non semplici ripetitori delle storielle riportate da libercoli sciocchi e/o da internet : rinsaldare le radici e le ancore, gli ormeggi, alla Realtà, da cui ripartire con razionalità e concretezza per far fronte alle grandi sfide del futuro, non ulteriormente demandabili, per la criticità a tutto tondo della situazione attuale.. 
Questo deve essere l’imperativo di Chi sente dentro di sé una simile responsabilità sociale e culturale. 

Don Cesare I° PRO PIGNATELLI


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