Sono lieta che Agoravox abbia pubblicato presto quanto ho scritto. Sono pochissimi gli spazi in Rete forniti a questo evento di portata internazionale. Solitamente, non avendo blog per scelta, parto da Reset-Italia.net dove lo stesso articolo questa volta è stato corredato da una marea di commenti "informativi" che chi vuole può leggere http://www.reset-italia.net/2009/12...; . Aggiungo quì le ultime informazioni pervenutemi in ordine cronologico. I Media tacciono vergognosamente, e credo che i Media come si disse nel 2001, siamo anche noi. Grazie a chi vorrà "partecipare" quì su questa Piazza/Voce AgoraVox.
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Gli attivisti della Freedom March hanno basato la loro cooperazione sul
Movimento per la Resistenza Non Violenta che nasce all inizio nel
piccolo villaggio di Bilin e si è diffuso in tutta la Cisgiordania.
Questo Movimento raccoglie ebrei, cristiani, musulmani, ortodossi,
attivisti di tutto il mondo ecc ecc e fa azioni di resistenza non
violenta alla costruzione del ‘muro della vergogna’.
A queste manifestazioni hanno partecipato tantissimi gruppi e
associazioni israeliane per la difesa dei diritti umani e infatti non è
sfuggito all occhio censore di Israele che ha prontamente arrestato, il
10 dicembre scorso, il leader di questo movimento
L’AMBASCIATA AMERICANA AL CAIRO RIFIUTA DI RILASCIARE CITTADINI AMERICANI SOSTENITORI DELLA GAZA FREEDOM MARCH
29 dicembre 2009, Il Cairo, Egitto: Oggi al Cairo alcuni sostenitori
della Gaza Freedom March, tra cui un gruppo di circa 30 cittadini
statunitensi, sono stati trattenuti in tre separate aree di isolamento
all’interno dell’Ambasciata americana, nel complesso di Garden City.In
un’intervista telefonica con Aishah Schwartz, direttore del Muslimah
Writers Alliance, Marina Barakau – una delle organizzatrici della Gaza
Freedom March – ha dichiarato che “i cittadini americani e 1.400
sostenitori della Gaza Freedom March arrivati da oltre 43 paesi del
mondo, stanno chiedendo che l’assedio illegale di Gaza venga
rimosso”.“Ci chiediamo anche come sia possibile che un presunto governo
democratico possa partecipare di volentieri alla detenzione dei suoi
cittadini presso le proprie ambasciate, e inoltre chiediamo che tutti i
dovuti sforzi siano esercitati per assicurare il nostro immediato
rilascio”, ha aggiunto Barakau. Barakau ha inoltre dichiarato di aver
contattato il coordinatore del gruppo legale, Sally Newman.
Nello stesso momento, tre membri del gruppo americano che è stato
trattenuto hanno avuto un incontro con un funzionario negli uffici
dell’Ambasciata.
Per contatti:
Marina Barakau
Tel: +20 197412890“
Stamattina alle sette partirà una delegazione umanitaria che potrà
entrare a Gaza. Sarà composta da massimo due rappresentanti per ogni
paese (circa 100 persone). La delegazione italiana sarà composta da
Martina Pignatti e molto probabilmente da Germano Monti del forum
Palestina. Le trattative sono state seguite da codepink e mediate a
quanto pare dalla moglie di Mubarak e dalla mezza luna rossa.I 100
delegati potranno restare a Gaza fino al 2 gennaio.La decisione secondo
quanto mi ha riferito… è stata molto sofferta
e dibattuta. Chiaramente quanti resteranno in Egitto continueranno azioni di protesta nella città”
Ufficialmente scrive in un comunicato Assopace che dice ciò che in
sostanza ho scritto sopra:”…L’obiettivo con cui è nata l’iniziativa
della Gaza Freedom March infatti era e resta quello di rompere il
feroce assedio imposto alla popolazione palestinese di Gaza, così
duramente martoriata dall’attacco israeliano “Piombo Fuso” dell’inverno
2008.Chiediamo con ancor più forza che il governo egiziano autorizzi
l’ingresso delle delegazioni e di tutti/e i/le 1.400 manifestanti nella
Striscia di Gaza, per non rendersi complice di un vergognoso assedio
che continua da anni, e che provoca immani sofferenze alla popolazione
palestinese.
Associazione per la Pace”