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Storie di frati e bucati riciclati

Di Doriana Goracci (---.---.---.133) 19 dicembre 2009 08:38
Doriana Goracci

Come finisce questa edificante storiella?
Con una ARCHIVIAZIONE molto probabilmente.
Ecco la cronaca:”I religiosi, entrambi sessantatreenni e rappresentanti della Congregazione religiosa, sono accusati di riciclaggio. Nell’udienza di venerdì il pubblico ministero Stefano D’Arma ha chiesto l’archiviazione del caso, sulla quale ha fatto opposizione l’avvocato Alessandro Diddi, legale della Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri, parte lesa nella vicenda. Su questa opposizione il gip Mattei si è riservato di decidere, l’esito si saprà probabilmente all’inizio della prossima settimana.Una storia giudiziaria complessa, che si articola tra Roma e Viterbo. Nel tribunale capitolino l’avvocato è attualmente sotto processo accusato di truffa da parte della Cassa dei Ragionieri, la quale aveva affidato al professionista 12 milioni di euro per l’acquisto di un immobile che non fu mai comprato; di questo denaro l’avvocato trattenne per sé oltre la metà. In quello viterbese, invece, sono finiti sotto inchiesta i due frati viterbesi con l’accusa di riciclaggio. Ma i religiosi sono sereni, certi di chiarire la loro posizione. “Sono tranquillissimo” ha detto padre Terenzio “e sono certo che la magistratura farà piena luce sulla vicenda. Se conosco l’avvocato Deodato? Sì. E’ stato il legale della Congregazione fino a quando non è iniziata la sua vicenda giudiziaria”.Sembra che l’avvocato abbia versato i soldi sottratti alla Cassa Previdenziale Ragionieri sul conto corrente della clinica facendo credere che fossero soldi dovuti alla struttura di Montefiascone dalla vecchia Ausl. Quando il giudice di Roma ha chiesto una spiegazione ai religiosi, chiedendo loro se l’entità della cifra non fosse sembrata loro sospetta, questi hanno spiegato che l’avvocato aveva fornito un documento che attestava il giusto credito di quei soldi nei loro confronti. Solo in seguito gli investigatori hanno scoperto che il cartaceo era frutto di un fotomontaggio molto ben fatto. Da qui l’accusa di riciclaggio nei confronti dei due sacerdoti di Montefiascone e il sequestro, da parte del Gip Gaetano Mautone, dei sei milioni di euro versati indebitamente sul loro conto corrente”.da ontuscia

E già che mi ci trovo dico anche come è finito al momento il processo Operazione “Giro d’Italia: ultima tappa Viterbo” organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, che avrebbe avuto la base strategica in alcune cave del viterbese, tra Vetralla, Capranica e Castel Sant’Elia, in cui venivano smaltiti rifiuti prodotti in impianti del Veneto, Lombardia, e soprattutto Milano, Friuli Venezia Giulia e Toscana, dove i rifiuti speciali venivano sottoposti a una sistematica manipolazione e miscelazione, e venivano accompagnati da certificazioni analitiche false, fornite da un compiacente laboratorio di analisi, per poi essere smaltiti nelle tre cave viterbesi.
TUTTI gli indagati sono stati rinviati a giudizio per le accuse avanzate dal pubblico ministero all’inizio della vicenda che risale al 2005.
Li si rivedrà il 18 maggio. E si sa una rondine non fa primavera…


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