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La statuetta comunista

Di maurizio carena (---.---.---.230) 14 dicembre 2009 20:27
maurizio carena

   Cara Gloria,
 tu non hai dato una "connotazione politica" al tuo pezzo, anche se, in tal caso, non ci sarebbe stato nulla di male. Giornalismo diffuso o partecipativo o di strada o citizen che dir si voglia, non e’ altro (a mio avviso) che CERCARE, SELEZIONARE, ELABORARE, DIFFONDERE, dove per "elaborare" io leggo "commentare".
 L’importante e’, semmai la qualita’ dell’argomentazione. E, sotto questo aspetto la pochezza e l’inconsistenza dei commenti dei tuoi detrattori mi sembra che si commenti da se.
 Non vale nemmeno sprecare il tempo a rispondergli. Ma ti fa molto onore, comunque, il fatto di farlo comunque.

 Semmai nei tuoi articoli vi e’ una cosa importantissima, ovvero il contesto, la cornice che permette di capire o dovrebbe farlo. proprio quel contesto che manca nell’eterno presente catodico e nei fogli d’ordini dello psiconano e dei mainstream in genere, dove si leggono pagine e pagine e non si capisce un cazzo di niente di come funziona il sistema.
 E non e’ un caso. Non si capisce un cazzo di niente perche’ NON si deve capire un cazzo di niente. E cosi’ il regime prospera. Per questo esiste il Corsera, Repubblica eccetera.
 Tu, con questo pezzo, breve ma incisivo, hai con poche parole disvelato il sistema ovvero la STRUMENTALIZZAZIONE che da domani fara’ balzare il nano a consensi mai visti, atteggiandosi a vittima. 
 Hai trovato le parole giuste, per quello ti danno contro. E capita sempre a chiunque lo faccia.

 Inutile rifarti i complimenti per l’articolo: la decina di commenti gli rendono onore. Meritato.

 saluti


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