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L’uomo che si minacciava da solo firmando BR

Di Elisa (---.---.---.24) 10 gennaio 2010 11:35

Caro Francesco Guzzardi,

io sono solo una tirocinante della redazione, e a questo è dovuto sia il nome (per un errore durante l’iscrizione al sito), sia l’articolo. Per scriverlo mi sono basata su ciò che della vicenda hanno detto gli altri giornali, e forse qui è stato il mio errore. Se così è stato, mi dispiace e me ne scuso, avrei dovuto approfondire maggiormente.

La notizia mi ha colpito particolarmente per la facilità con cui ha generato dichiarazioni di sdegno per l’opposta fazione politica: tra le dichiarazioni di solidarietà molte sono state quelle che si rifacevano al concetto di quella da me riportata. Evidentemente gli italiani preferiscono di gran lunga schierarsi contro i propri concittadini di diversa fede politica, piuttosto che far fortezza contro la criminalità degli immigrati, che pure viene decantata e condannata a reti unificate.

Mi assumo le mie responsabilità sull’articolo, il resto può farlo solo il restante mondo dei media e il direttore Lussana che, prima, ha rifiutato di aiutarla e, poi, si è dichiarato solidale a cose fatte. Io sono agli inizi, loro no.

Saluti,

Elisa Lai


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