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Italia: se il prezzo dei preservativi lo decide la Chiesa

Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.248) 27 agosto 2011 11:49
Emilia Urso Anfuso

A Lei come ad altri, basterà fare una semplice ricerca anche sul web, per riflettere su quanto ho scritto.

Provi ad esempio a cercare la definizione di "profilattico" su Wikipedia, per leggere cose del tipo:

"

All’inizio degli anni novanta l’allora Ministro della Pubblica Istruzione Rosa Russo Jervolino, fortemente cattolica, ritenne necessario bocciare una campagna d’informazione per gli studenti in quanto compariva il termine tabù.

La posizione delle confessioni religiose

La Chiesa cattolica ne vieta fermamente l’uso, in quanto è intrinsecamente immorale ogni azione - come, per esempio, la sterilizzazione diretta o la contraccezione -, che, o in previsione dell’atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione.[1] Per queste ragioni, la Chiesa cattolica richiede metodi conformi ai criteri oggettivi della moralità, e cioè con la continenza periodica e il ricorso ai periodi infecondi.[2]

Durante il viaggio in Africa, in volo verso il Camerun, martedì 17 marzo 2009 Benedetto XVI rilascia una dichiarazione ai giornalisti nella quale per la prima volta un pontefice pronuncia la parola "preservativo", pur ribadendone la condanna [3].

Altre confessioni religiose, come la Chiesa Evangelica Valdese, la Chiesa ortodossa, i Testimoni di Geova, le Assemblee di Dio, ritengono che invece l’utilizzo del preservativo sia perfettamente lecito in quanto non introduce problemi di natura etica.[4]

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Da giornalista, Le dico che osservare gli accadimenti, incrociarli e poi elaborare Informazione, è parte integrante del nostro lavoro.

Un cordiale saluto

Emilia Urso Anfuso



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