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Oroscopi e religioni

Sento in questi giorni che alcuni, fra i pochi sani di mente rimasti, propongono di non divulgare, almeno in TV e alla radio, quelle idiozie quotidiane che sono gli oroscopi. Principio sanissimo, ma si scontra frontalmente della cupola mafiosa dominante che preferisce continuare a dominare su persone ignoranti e psicolabili che pensano che il loro destino è già scritto dalle stelle e che dunque non vale la pena cercare di darsi da fare per cambiare le nostre condizioni di vita.

Mi piacerebbe molto che l’impegno a far cessare la propaganda alla irrazionalità degli oroscopi fosse esteso alla perversità delle religioni, in questo caso quella ebrea e quella musulmana, che in questi giorni stanno dando prova di inaudita ferocia, in una guerra ormai endemica e secolare, che però è resa possibile da un fattore fideistico e dogmatico, che conforta i combattenti nella convinzione che le gioie della vita iniziano solo dopo la morte.

Promettere agli uomini, cosa inventata di sana pianta dai vari “profeti”, che la morte è una prospettiva luminosa, soprattutto se la vita è sacrificata per la fede, significa armare la mano di milioni di integralisti, anche cristiani, come l’evangelico Bush che ha aggredito l’Iraq definendo i marine “legionari di Dio”.

Una cosa mi sembra dimostrata dalla storia passata e da quelle recente, che in nome della religione si uccide, si alimentano odi irriducibili, e tutte le guerre e le tensioni in atto nel mondo hanno un carattere di scontro tra religioni, come lo è anche la pericolosissima tensione tra India e Pakistan, induisti contro musulmani, anche essi con alle spalle una serie di guerre, divenute endemiche grazie proprio alle diverse identità religiose.

Nessuno attacca le religioni anche se, stando ai fatti, sono peggio della peste, soprattutto i bambini non dovrebbero mai essere condizionati dalle scelte religiose dei genitori, e solo dopo i 18 anni, con consapevolezza, decidere a quale religione aderire, con la speranza che molti scelgano la laicità.

In questi giorni ho anche osservato che i nostri cari bamboccioni, i pacifisti italiani, impegnati nelle gozzoviglie natalizie, hanno dimenticato di mobilitarsi contro il feroce e studiato massacro dei palestinesi, tradendo così la loro appartenenza religiosa, visto che in maggioranza sono cattolici, e i massacri di musulmani in fondo sono massacri di concorrenti.

Noto anche il silenzio di Gino Strada, che alza la voce solo quando proclama balle colossali, come quella che la PACE si ottiene dando più soldi e ospedali a Emergency, mentre è tutt’al più una Croce Rossa di sinistra che rende più umana la guerra.

Purtroppo in Medio Oriente le cose si risolveranno solo con una maggior capacità di difesa di tutto il mondo arabo, palestinesi compresi, che hanno bisogno di missili antiaerei moderni, di armi leggere anticarro e antielicottero.

La dura legge della storia ci insegna che la guerra in Vietnam durava da 20 anni, ma quando la Unione Sovietica fece arrivare i missili che cominciarono a buttare giù da 10.000 metri di altezza i B52 con a bordo gli “eroi”, come Mc Cain, il conflitto finì.

Non vedo un grande futuro per i sionisti. Oggi appaiono invincibili, ma sono pochi (5milioni), la loro è una religione residuale e senza nessun possibile sviluppo, finchè il petrolio sarà importante saranno aiutati dagli Usa, ma quando finirà le cose cambieranno. Sono circondati da un miliardo di musulmani che in un modo o nell’altro arriveranno ad avere armi moderne e le useranno.

Sarebbe saggio ridare le case e la terra a quei tre milioni di palestinesi cacciati, esuli, e chiedere di vivere insieme, come cittadini della Palestina.

 

 

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