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Notizie del giorno (26 marzo)

- Miracolo a Lourdes! Due fanatiche religiose, madre e figlia, di nome Elisabeth e Therese, 81 e 34 anni, ambedue residenti nella mistica cittadina dove i “miracoli” sono così frequenti, forse deluse nelle loro aspettative di vita o per non essere anche esse beneficiate da qualche miracolino, sono state protagoniste di un atto di efferata e mistica violenza, in cui la madre ha impugnato un crocifisso e con questo ha colpito la figlia fino alla morte.

 

La “divina provvidenza”, così presente nella cittadina dove tutto avviene a pagamento, deve essersi distratta o era troppo impegnata a guarire unghie incarnite o falsi ciechi, dove però il “popolo cristiano” dimostra che vorrebbe essere paganamente guarito, e farebbe volentieri a meno di offrire le sue sofferenze al padreterno.

 

-In Spagna, ogni anno, migliaia di cacciatori, al termine della stagione venatoria, si sbarazzano dei loro cani da caccia perché troppo vecchi e lenti, uccidendoli o abbandonandoli nelle campagne. Si stima che siano circa centomila i levrieri trattati così ogni anno.

Chissà perché quando sento di un incidente di caccia in cui muore qualche cacciatore la cosa mi mette di ottimo umore.

Qui da noi la destra al potere sostiene che i cacciatori sono portatori di una cultura positiva e presto potranno recarsi anche nei parchi nazionali a riempire di piombo tutto ciò che si muove.

 

- Josè Mourinho, che tutti pensavano fosse solo un allenatore, oggi all’Inter, strapagato, ci meraviglia con il grande riconoscimento che l’Università Tecnica di Lisbona gli ha attribuito, conferendogli una laurea “onoris causa”.

Il ricco pallonaro ha sostenuto la popolare tesi che “dobbiamo liberarci dal determinismo cartesiano, dal fascino positivista e dal fisiologismo energista”. Questi concetti piombati come un fulmine a ciel sereno in malfamati bar frequentati da interisti, hanno fatto maturare forti dubbi sulla riconferma dell’allenatore alla guida della squadra.

Ci piacerebbe che accanto alle sue ponderose riflessioni, il filosofo Mourinho, avesse aggiunto qualche cosetta terra terra, magari comprensibile e cioè che il calcio non è più uno Sport. E’ un “Circo Barnum” in mano ai miliardari, dove vince chi ha più denaro, dove è entrata droga e corruzione, dove i presidenti spendono negli affari e in politica la visibilità che gli deriva dal loro ruolo di principi-padroni, dove le stesse società non sono più sodalizi sportivi, ma SPA, società per azioni che rispondono a criteri di mercato e non a canoni sportivi.

Il calcio oggi è l’esatto rovescio della medaglia della società capitalista, è globalizzato, drogato, pieno di truffatori e di arrivisti, legato solo al denaro e ai diritti televisivi.

E’ senza anima, profonda espressione del consumismo in cui gli uomini, una volta spremuti, si buttano come i vestiti passati di moda, non è legato al territorio, come lo sono ancora le squadre delle piccole province in cui la squadra è parte integrante della vita di un paese.

Parlare in termini filosofici del calcio sa tanto di cercare di restituire dignità e prestigio ad un ambiente che invece è lo specchio della nostra peggiore società, è un mondo senza ideali, esclusivamente materialista, che perpetua nelle persone la sporca cultura che nel mondo vincono i soldi, e che soldi e potere sono la stessa cosa.

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