• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > 1° maggio. I martiri di Chicago

1° maggio. I martiri di Chicago

Era il 1886 e nessun primo maggio sarebbe più stato un giorno come un altro. Lo sciopero generale indetto dai lavoratori di Chicago aveva portato sulle strade più di 50.000 persone decise a rivendicare collettivamente la riduzione ad otto ore della giornata lavorativa. Temendo che le agitazioni potessero dare il via ad una ben più pericolosa rivoluzione sociale, le autorità politiche non tardarono a reprimerle nel sangue. Fu così che il 3 maggio le forze dell’ordine caricarono la folla a colpi di revolver lasciando a terra sei morti e svariati feriti. Il giorno seguente, un’altra carica aggredì una nuova e partecipata manifestazione. D’improvviso l’esplosione di un ordigno gettato contro la polizia seminò il panico tra la piazza. Un agente era morto sul colpo e altri sarebbero morti nel giro di breve tempo. Qualcuno doveva pagare per quelle vite spezzate, ma soprattutto per aver osato sfidare l’ordine costituito. La colpa ricadde sui promotori dello sciopero, totalmente estranei al lancio della bomba, ma colpevoli di essere anarchici. E in effetti, a farsi carico delle battaglie sindacali ed in particolare della lotta a favore delle otto ore lavorative erano stati proprio gli anarchici di Chicago.

Il processo, come lo definì August Spies durante il suo discorso difensivo rivolto alla corte, fu “un’infame cospirazione”, come quella che ancora una quarantina d’anni più tardi avrebbe portato alla sedia elettrica altri due anarchici innocenti, questa volta italiani: Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.

Il verdetto arrivò in fretta, esemplare: condanna a morte per sette degli otto imputati. Quattro furono impiccati l’11 novembre 1887, uno si suicidò in cella il giorno prima dell’esecuzione, altri due ottennero la grazia. A nulla erano valse le petizioni di clemenza inoltrate da migliaia di cittadini d'America e del mondo intero.

La vicenda dei martiri di Chicago diede origine alla ricorrenza del Primo Maggio come ricordo di quelle tragiche giornate di lotta tristemente affogate nel sangue. A più di centovent’anni di distanza, però, questa data sembra aver perso il suo significato originario per ridursi a quella che viene comunemente definita un’innocua “festa” del lavoro.

Per restituire dignità e assegnare il giusto merito storico ai protagonisti dei fatti che segnarono quei lontani giorni del maggio americano, le edizioni Zero In Condotta di Milano hanno pubblicato per la prima volta in Italia l’appassionato resoconto che nel 1889 ne fece Ricardo Mella, uno dei primi propagandisti degli ideali anarchici in terra di Spagna, ricordato da Errico Malatesta come “uno dei migliori teorici dell’anarchismo”.

Nato a Vigo nel 1861, Mella è autore di svariati articoli e diversi libri tra i quali gode di buona fama Lombroso y los anarquistas (1896), risposta polemica alle teorie fisiognomiche del noto criminologo italiano.

La rassegna dedicata ai fatti di Chicago, ora riproposta in traduzione italiana con il titolo 1° Maggio. I martiri di Chicago, ripercorre sinteticamente la storia delle lotte operaie negli Sati Uniti d’America fino ad arrivare, per l’appunto, ai primi giorni del maggio 1886, e ricostruisce, seppure in forma piuttosto approssimativa, lo scandalo del processo che portò alla condanna a morte di sette anarchici e all’esecuzione di quattro di essi.

Ma il merito che va dato a Mella è forse quello di aver lasciato da parte le molte speculazioni teoriche ed ideologiche che si sarebbero potute fare in proposito, per dare spazio invece alla voce di coloro che quel processo e quella sentenza li subirono sulla propria pelle. Ci vengono così presentati i discorsi che i martiri declamarono al cospetto del giudice e della giuria, le ultime parole che dedicarono agli amici ed ai famigliari e le lettere che indirizzarono al governatore dell’Illinois nelle quali lo esortavano a non dare ascolto alle affettuose richieste di clemenza avanzate dalla cittadinanza. Tutti questi documenti, ed altri ancora, costituiscono la vera forza del libro. Tutt’oggi il lettore attento difficilmente potrà restarne indifferente.

 

Titolo: “1° Maggio. I martiri di Chicago”

Autore: Ricardo Mella

Edizione: Zero In Condotta

Anno: 2009

Pagine: 93

Euro: 7.00

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità