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Giustizia allo sfascio

Cosa hanno in comune le procure di Reggio Calabria, Gela, Caltanissetta e Pavia?

Quello che hanno in comune con almeno la metà delle procure italiane, la carenza di organico.

Mentre il governo discute di sicurezza ma promuove leggi che vanno dalla parte opposta, moltissime procure italiane si trovano con un solo sostituto procuratore a dover espletare il lavoro di tutti i giorni, cioè indagare dai reati meno gravi a quelli come omicidi o associazioni a delinquere.

In passato queste lacune erano colmate inserendo magistrati di prima nomina come sostituti procuratori ora, grazie sempre al nostro attivissimo governo, la situazione è notevolmente peggiorata, infatti un decreto legge dell’attuale maggioranza prevede che questi magistrati non possano più svolgere funzioni monocratiche penali come quella di PM o di giudice fuori da un’organo colleggiale.

Il presidente dell’ANM Luca Palamara commenta così la decisione del governo: ’Non solo sarà impossibile indagare e fare i processi alle grosse organizzazioni criminali ma anche ai responsabili di reati comuni di allarme sociale, dalla pedofilia alla violenza sessuale. E dunque se si va avanti così, si arriverà allo sfascio totale".

Fiorella Pilato, presidente della Terza Commissione del Csm, segnala come la norma sui giovani magistrati stia creando ’disfunzioni’’ anche nei tribunali, costretti a ’rimozioni di massa dei giudici civili più esperti, da riconvertire al settore penale, per far posto ai magistrati a inizio carriera".


Questa,a quanto sembra,è l’ennesima prova di come stia a cuore il tema giustizia a Silvio Berlusconi ed alla maggioranza.

Un fuoco incrociato di leggi e decreti che mirano a distruggere il sistema giudiziario italiano ed ad asservirlo a persone che guardano più ai loro interessi personali che a quelli della collettività.

Con che faccia potranno i nostri governanti giustificare l’impennata di criminalità che seguirà da questa distruzione sistematica delle procure?

I militari che vediamo in giro a chi servono, visto che non si riuscirà più ad indagare su nulla o a tenere in carcere nessuno?

Forse a proteggere i nostri deputati dall’ira che assalirà la gente comune dopo che avrà capito chi sono i responsabili dei loro problemi.

Vedremo come si evolve questa vicenda e speriamo in bene.

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