vediamo se ce la faccio...
1 - TRASPARENZA DEI FINANZIAMENTI
Trasparenza nelle politiche di assegnazione dei fondi europei attraverso la possibilità di verificare avanzamento e procedure d’assegnazione on line, la revisione dei criteri di assegnazione e la supervisione in capo ai ministeri.
Non è un punto da programma "europeo", i ministeri non sono competenza europea
2 - SVILUPPO ENERGIE RINNOVABILI
Istituzione di consorzi europei per lo sviluppo energetico rinnovabile per poter competere a livello internazionale e accantonamento delle tecnologie legate al nucleare.
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male, promuovere consorzi è molto meno efficace che promuovere la co-generazione o incentivi che spingano alla formazione di consorzi, questo genere di approccio tardo-statalista dall’alto porta solo alla formazione di coacervi politico-economici inestrivabili
3 - IMMIGRAZIONE E LIBERA CIRCOLAZIONE
Regolazione dei flussi migratori, intracomunitari ed extracomunitari, in base a principi di solidarietà, di effettiva occupazione e di capacità di sussistenza.
male, è identico al PDL e non c’è una sola parola sui diritti umani, oltre ad essere fuffa pura perché non da indicazioni sul come
4 - INELEGGIBILITA’ DEI CONDANNATI
Ineleggibilità al Parlamento di persone con sentenza di condanna penale passata in giudicato.
nemmeno questo è "per l’Europa", senza considerare che formulata così è un’espressione assurda escludendo dall’elettorato attivo qualsiasi condannato, anche quelli per reati connessi all’esercizio dell’attività politica, Mandela non si potrebbe candidare e così nemmeno chi ha praticato lealemnte ed apertamente la disobbedienza civile e/o ha fatto resistenza alle autorità o a leggi ingiuste
5 - TUTELA DEI RISPARMIATORI
Authority di vigilanza europea, su nomina dei Paesi membri, per il controllo e la supervisione dell’operato delle banche, inclusa la Banca Centrale.
questa è ridicola, un’autority che vigila sulla BCE, evidentemente si finge di ignorare come funziona la BCE per fare un po’ di populismo a buon mercato
6 - AIUTI AI DISOCCUPATI
Patto sociale europeo per l’erogazione di aiuti e ammortizzatori sociali ai disoccupati in relazione alle effettive capacità di sostentamento, alla numerosità del nucleo familiare e alla possibilità di ricollocamento nel mercato del lavoro comunitario.
- a parte l’errore nel condizionare l’erogazione di servizi, l’Europa è ormai tutta con il reddito d’esistenz/cittadinanza, l’IDV è ancora alle elemosine verso i meritevoli da identificare
7 - DIRITTO ALLA CONOSCENZA
Carta dei diritti della conoscenza europea per un pari accesso all’informazione da parte dei cittadini ed eliminazione del divario esistente tra l’Italia ed i Paesi membri nell’accesso ad internet.
l’eliminazione del divario tra Italia e paesi europei di punta non può certo essere questione di politica comunitaria, in Europa genererebbe fondi per gli ultimi paesi entrati nella UE, non certo per l’Italia
8 - RICERCA SCIENTIFICA E UNIVERSITA’
- Potenziamento dell’integrazione e della collaborazione delle università nazionali con quelle europee per lo sviluppo della ricerca.
nemmeno questo ha niente a che fare con un programma per le europee, trattandosi di azioni che devono ricevere un imput nazionale
9 - CORPO DI DIFESA EUROPEO
Corpo dell’esercito europeo con l’obiettivo di ottimizzare le spese militari e di finanziamento delle missioni all’estero, finalizzata ad una linea omogenea di intervento e ad una reale presenza politica internazionale.
questa è la più stupida
non si è mai vista la costituzione di un esercito nella speranza vaga che poi emerga un’autorità politica alla quale demandarne il controllo, non sarà ceto l’esistenza di un esercito europeo a stimolare una politica estera comune, sembra una presa in giro molto pericolsa ed avventrista
10 - RISPETTO DELLE SENTENZE EUROPEE
anche questo non si fa in Europa ma in Italia
11 - AFFERMAZIONE DELLE LIBERTA’ CIVILI
Carta comune dei Paesi membri per le libertà civili, tra le quali le coppie di fatto e testamento biologico.
anche questo è uno specchietto per le allodole, per avere un documento del genere occorre l’unanimità europea che non c’è e non è prevedibile a breve
12 - ISTRUZIONE
Obbligatorietà di una seconda lingua europea fin dall’infanzia, come già accade negli altri Paesi europei.
anche questo non è oggetto di programma "europeo"
Poche idee e confuse, si confonde l’elettorato con dichiarazioni condivisibili quanto campate in aria, si spacciano per programmi "europei" leggi che spettano al parlamento nazionale, il programma oltre ad essere striminzito è quindi avulso dalla realtà, semplice per attirare i semplici con banalità apparentemente condivisibili, nella realtà è un pacchetto di fuffa declamata come se fosse un reale impegno con gli elettori.
Quale idea d’Europa ha l’IDV?
Non si capisce certo dal programma, che piuttosto si propone come il solito vago compitino, inutile quindi menarla con l’IDV che ha il programma e gli altri che non ce l’hanno: questo non è un programma, tantomeno un programma europeo
Quanto al valore dei candidati, posso citare l’esempio di Bologna dove il personale dell’IDV si è coperto di ridicolo o quello dell’Abruzzo dove l’IDV non è riuscita a tenersi fuori dalla mare di scandali che ha sommerso la regione, fino allo stesso Di Pietro, che a parte la retorica legalitaria non è mai riuscito a delineare linee di sviluppo (economico, culturale o economico) per il paese, scivolando sempre di più nello stesso pressapochismo con il quale le altre formazioni politiche hanno sempre ammantato una quotidianità fatta di intrallazzi e bassa gestione del potere
Il mio articolo non vuole essere un incitamento all’astensionismo, quanto piuttosto l’ennesimo richiamo ai cittadini a non lasciarsi turlupinare da sciocchezze del genere, poi se qualcuno ci rimane male perché innamorato di questo o di quello e dell’idea di una "diversità" ci rimane male, non credo di poterci far molto. Resto sempre convinto che sia meglio ragionare sul piano della realtà evadendo l’arena spettacolare nella quale la classe dirigente vorrebbe circoscrivere il dibattito pubblico