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Commento di Andrea Flores

su Indagine su Covid-19 - Parte III: dalla pseudo democrazia al regime dittatoriale


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Andrea Flores Andrea Flores 30 aprile 2020 13:01

IL BUSINESS DEL BIG PHARMA

Il mercato dei vaccini legato al nuovo Corona virus potrebbe rappresentare un business da 35 miliardi di dollari.

Testo

 

Se si vuole provare a capire qualcosa di questo “spettacolo di una pandemia”, trasformato in una dittatura sanitaria , questo potrebbe essere un ottimo punto di partenza.

Cominciamo col ricordare che, a livello globale, le società farmaceutiche sono state multate, nel mondo, per quasi $ 25 miliardi dal 1986 ad oggi. La maggior parte di quelle multe riguardava frodi, corruzione e pubblicità ingannevole. Eppure gli uomini ai vertici di queste società sono quelli che in tv indottrinano la gente magnificando medicine e vaccini, e nei ministeri promuovono il business farmacologico celando il conflitto di interessi. Parola del candidato al Nobel Giulio Tarro .

Per non parlare della pericolosità dei vaccini stessi.

 

FONDAZIONE GATES

Per ogni dollaro investito in vaccinazioni nei 94 Paesi al mondo con il reddito pro capite più basso, il ritorno netto è di 44 dollari. il business dei vaccini paga quasi sempre un dividendo altissimo.

Talmente alto da giustificare anche i noti investimenti apparentemente a fondo perduto e meramente filatropici come per esempio quelli di Bill Gates e della sua fondazione, la quale aveva recentemente simulato e studiato gli eventi di una possibile pandemia influenzale (l’Event 201) e ipotizzato fino a 60 milioni di vittime. (Ipotesi poi ben sfruttata dai media per creare il panico).

Forse per questo alcuni parlano della “previsione” di Bill Gates riguardo al Corona virus.

O forse si potrebbe parlare, come fanno altri, di una scalata di Bill Gates all’OMS, visti i massicci sostegni finanziari erogati negli anni a tale istituzione sovrannazionale ormai saldamente in mano alle multinazionali del farmaco e il cui unico scopo è il business e non certo la cura delle malattie per chi non può pagarsele.

Insomma, si scrive vaccini e si legge soldi. Tantissimi soldi.

Ma quando si parla di Big Pharma, non è solo Bill Gates ad aver fiutato l’odore dei soldi.

 

GLAXO, INVESTIMENTI E LEGGE SUI VACCINI

Forse non tutti sanno che, in Italia, esistono i più importanti stabilimenti e laboratori della Glaxo Smith Kline (GSK), una delle maggiori multinazionali farmaceutiche del pianeta, che nel 2016 ha investito nelle sue sedi italiane (le più importanti, con 5000 addetti), un miliardo di euro, di cui il 60% dedicato ai vaccini e sulla quale gravano sospetti di conflitti di interesse e frodi.

E, probabilmente per una coincidenza, l’anno successivo, 2017, il governo Gentiloni (ministro Lorenzin) impone, con decreto (d’urgenza !!!) poi convertito, l’obbligo vaccinale per tutti gli studenti sino a 16 anni per, udite udite, 12 vaccini (poi ridotti a 10 per le proteste), con minacce ai dissidenti di pesanti multe nonché l’impossibilità di accedere a scuola. Un obbligo forse unico al mondo e comunque senza eguali in Europa.

 

GLAXO, LORENZIN, RANIERI GUERRA

Senza dimenticare gli intrecci tra la multinazionale britannica GSK, la ex ministro della salute Lorenzin e colui che all’epoca era direttore generale della Prevenzione del ministero, Ranieri Guerra, colui che, a detta del CODACONS, ha ideato e scritto il decreto vaccini. (decreto d’urgenza, si noti bene!)

Forse gioverà sapere che il Ranieri Guerra è stato anche consigliere d’amministrazione della Fondazione Glaxo Smith Kline, finanziata quasi per intero dalla GSK, la più grande azienda farmaceutica in Italia produttrice di vaccini.

Inoltre ha seduto anche nel cda della Exosomics di Siena presso Siena Biotech.

GUERRA nel 2017 era anche presente a Washington assieme al ministro Beatrice Lorenzin al momento della firma sull’accordo che ha messo l’Italia alla guida delle campagne vaccinali nel mondo.

Senza dimenticare la sua presenza all’OMS, in qualità di Assistant Director general per le iniziative speciali nel nuovo gabinetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

WALTER RICCIARDI

E parlando di GSK non si può fare a meno di nominare Walter Ricciardi, l’ex presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, colui che il nostro attuale governo ci ha spacciato come l’uomo italiano all’OMS (salvo poi essere sconfessato dallo stesso OMS) e che in questi mesi di “pandemia” da Corona virus occupa i dibattiti televisivi con fare critico e terrorizzante che non perde occasione per magnificare le virtù della vaccinazione di massa.

Ma Ricciardi non è uno qualunque: importanti incarichi all’Università Cattolica del Sacro Cuore, al Policlinico Gemelli, primo membro non americano del National Board of Medical Examiners degli Usa, presidente della European Association of Public Health dell’Oms. Socio fondatore con Montezemolo di “Italia Futura”, direttore della Regione Europea per l’Oms, componente del panel di esperti della Commissione Europea per gli investimenti della Commissione Europea che decide come spendere i soldi nella sanità (!), rappresentante per l’Europa della Wfpha, la Federazione Mondiale delle Società di Sanità Pubblica, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, rappresentante dell’Italia nell’Executive Board dell’Oms.

Ebbene Ricciardi non è esattamente un ricercatore indipendente ma vanta una lunga serie di collaborazioni come consulente di importanti case farmaceutiche: parliamo di multinazionali come GSK, PFIZER, NOVARTIS e altre. In pratica stilava gli HTA ciè le valutazioni di impatto sulla salute, indovinate di cosa?...Vaccini, vaccini, vaccini. Di cui è stato sempre uno strenuo difensore. Forse questi anni di collaborazioni non interferiscono con la sua obiettività ma è lecito avere dei seri dubbi.

Ma tali dubbi non hanno sfiorato la ministra Lorenzi, della quale il Ricciardi è stato un consulente particolare, e insieme hanno stilato indovinate cosa?….La legge sull’obbligo dei vaccini.

 

Forse ora si capisce meglio chi è questo grande “esperto” che ci viene proposto un giorno si e l’altro pure in TV (forse anche perché essendo un ex attore è telegenico) e che fa parte di quella tecnocrazia che di fatto governa oggi le nostre vite, non è altro che un personaggio che prima lavorava con il Big Pharma e poi ha contribuito a scrivere le leggi sull’obbligo vaccinale del 2017 e che oggi è nel gruppo di quelli che vorrebbero vaccinarci tutti, contro il terribile Corona virus!

Ma senza obbligarci, bontà sua. Basterà la paura, da lui testualmente detto.

Naturalmente ora che regna il terrore. Fino a ieri tale obbligatorietà era necessaria. Quando si dice: la giusta motivazione!


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