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Commento di Fabrizio

su Wrestling: dopo la morte di Test di nuovo polemiche e discussioni. Una voce fuori dal coro


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Fabrizio 5 maggio 2009 13:16

Personalmente, ritengo che ci sia una disinformazione tale che [..] la stragrande maggioranza delle persone punti sempre il "dito accusatore" verso...
...si accorgerebbe subito che tutti gli sport agonistici, purtroppo, portati all’estremo non sono puliti, e mi riferisco al calcio, al rugby e sopratutto al ciclismo....


Chairiamo, il doping nel ciclismo c’è, e si vede. Ma si vede proprio per il fatto che ci sono controlli, e negli ultimi anni molti atleti importanti hanno subito squalifiche pesanti.
Per quanto riguarda il calcio, avete mai sentito di un calciatore squalificato per doping?
Certo, fintanto che questi atleti potranno rifiutare i controlli senza subire squalifiche (a Gattuso non fu preclusa nemmeno la nazionale dopo un evento del genere) noi comuni mortali non ne sapremo mai nulla.

Certe volte si sente dire che il doping è più diffuso nel ciclismo in quanto questo sport richiede determinate caratteristiche di resistenza: tesi del tutto assurda, basti pensare al fatto che spesso vengono squalificati centometristi, saltatori e atleti che praticano il tiro con l’arco.

Purtroppo le differenze tra uno stato e l’altro (e persino tra una federazione e l’altra) nella lotta al doping sono molto marcate. Non è quindi il caso di etichettere uno sport come "uno sport di dopati" in base alle notizie riguardanti le squalifiche; semmai vale la regola contraria.
Per quanto riguarda il wrestling, è sotto gli occhi di tutti il fatto che la maggior parte degli "atleti" fa uso di sostanze. I gravi fatti che ne conseguono sono a mio avviso dovuti ad un’assunzione massiccia effettuata senza la supervisione di un medico e/o all’interazione di tali sostanze con l’alcool e la droga.
Allontanamenti di pochi mesi dal ring non sono evidentemente sufficienti a combattere il fenomeno.
Ritengo quindi che la federazione abbia diretta responsabilità in quello che accade.

Per quanto riguarda il problema educativo, la mia opinione è che non ci siano grandi differenze tra uno show di wrestling e un cartone animato, eccetto il fatto che gli eroi dei cartoni non impazziscono e muoiono a causa delle sostanze assunte. Inoltre in America il Wrestling è praticato nelle scuole, ed i ragazzi hanno modo di sfogarsi lì piuttosto che in casa, rischiando pure di farsi male.
Qui da noi il tempo riservato allo sport nell’ambito scolastico è poco, pertanto è forse meglio dedicarlo ad altro.

Come si può comprendere da quanto ho scritto, non rimpiangerò l’eliminazione del wrestling dai palinsesti delle TV. Esistono molti altri sport "veri" nell’ambito della lotta che potrebbero sostituirlo più che degnamente.


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