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Commento di giuseppe

su Di chi è la moneta all'atto dell'emissione?


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giuseppe 17 febbraio 2020 00:58

Ti rispondo con cognizione di causa, avendo studiato in dettaglio la questione per diversi anni.

Innanzi tutto hai diverse lacune in economia, immagino tu non sia laureato in economia. Molte delle affermazioni che hai scritto sono aprioristiche, il resto é un puro copia e incolla, senza avere la certezza di ció che hai estrapolato da altri siti.

Le affermazioni di Lucio Sanna sono corrette.

Le tasse servono a pagare i servizi che lo Stato eroga, quali: stipendi ai dipendenti pubblici, sanità, pensioni, giustizia, istruzione etc. O forse Lucio pensava che tutta quella gente lavorasse gratis? < FREGNACCIA

La prima fregnaccia che hai scritto é relativa alla tassazione.

La tassazione NON alimenta la spesa pubblica, ma é vero il contrario: é la spesa pubblica che alimenta la tassazione. Prima spendi e poi tassi.

A cosa serve la tassazione? 

  1. ad imporre l’uso della moneta
  2. a redistribuire la ricchezza
  3. in caso di spinte inflattive (iperinflazione) a drenare la moneta in eccesso.

L’emissione di moneta non crea debito per lo Stato, anzi fornisce allo Stato un reddito, appunto il signoraggio. < altra fregnaccia!


La moneta emessa é a debito, alla quale c’é da aggiungere l’ulteriore gravame degli interessi, che crescono a causa dell’anatocismo intrinseco.

Sbagliato, questa è una castroneria. La BCE non può prestare soldi allo Stato, per legge. Ossia per il trattato di Maastricht che è stato anche riportato nello statuto della BCE .
 Se non mi credi leggi tu stesso lo Statuto della BCE, articolo 21. < altra fregnaccia!

La BCE presta soldi allo Stato. Il sistema prende il nome di "king financial business", ergo il sistema parassitario adottato dalla FED e adottato dalla BCE, succursale della FED. Ti consiglio di studiare, in modo da evitare figuracce.

Libri consigliati:

  1. Tragedy and Hope di Carrol Quigley
  2. Storia delle Banche Centrali e dell’asservimento del genere umano di Stephen Goodson, ex governatore della South African Bank (un esperto autorevole, non uno spara fregnacce...).

Sbagliato, quella definizione la trovi solo nei siti fogna, che sei solito frequentare. La vera definizione di signoraggio è "reddito derivante dall’emissione della moneta", reddito che attualmente è distribuito agli Stati membri, come ampiamente documentato altrove. < altra fregnaccia!

Vedo che sei un campione di fregnacce, ma ovviamente come ho giá spiegato in precedenza, senza una laurea in economia e una profonda conoscenza della GEOPOLITICA, é facile incorrere in figuracce ecclatanti.

La definizone di Lucio Sanna é corretta, ed é una definizone addirittura antichissima, che deriva dal cosiddetto aggio del signore.

É la differenza tra il valore facciale assegnato alla moneta e il mero costo tipografico. PUNTO.

Questa affermazione è la stessa di Auriti, quindi è errata, con tanto di sentenza di Corte di Cassazione che lo attesta. La proprietà delle moneta è di chi la riceve, sin dal momento dell’emissione. < altra fregnaccia!


Ma dato che per le banche centrali la moneta emessa è passività, sono costrette a tenere a riserva i titoli (obbligazioni bancarie di solito) che ne ottengono all’atto dell’emissione. Quindi emettono moneta e ricavano titoli. Se vendono quei titoli, la moneta che viene assorbita cessa la sua funzione di moneta e torna ad essere un pezzo di carta senza valore. Come la sentenza di corte di Cassazione oggetto dell’articolo attesta. < altra fregnaccia!


Chi emette la moneta NON puó prestarla, perché prestare é una proprietá del proprietario. Dal 15.08.1971 non c’é piú il vincolo della riserva d’oro, quindi la banca non puó piú dire:"la moneta é mia, perché l’oro é mio".
La banca ha il solo costo tipografico. Il principio del valore indotto é corretto.

Ricordati questa definizone e studiala a memoria:
"la moneta é misura del valore e valore della misura"

Quindi oltre ad essere un’unitá di misura, essa INCORPORA il valore del bene misurato, per CONVENZIONE SOCIALE.

Gli utili reali sono quelli distribuiti agli Stati. Gli utili a cui fai riferimento tu semplicemente non esistono.  < altra fregnaccia!

Devo confessarti che sul web e su twitter leggo spesso fregnacce come le tue. Spero ti faccia piacere che non sei l’unico.

Gli utili NON sono distribuiti agli Stati.

la BCE é un FANTASMA GIURIDICO, una spa a scopo di lucro.

L’unica distribuzione é quella relativa ai fondi, ma semplicemente perché l’italia é un CONTRIBUTORE NETTO.


Questa stupidata l’ho già smontata altrove. Bankitalia è un istituto di diritto pubblico, che devolve tutti gli utili derivanti dalle sue funzioni pubbliche allo Stato, ed in cui i partecipanti privati non contano nulla.  < altra fregnaccia!

PUBBLICO NON SIGNIFICA STATALE! 
Pubblico sta a significare che le partecipazioni sono aperte al pubblico.

Chi ha in mano queste quote ? vedi link: https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/funzioni-governance/partecipanti-capitale/Partecipanti.pdf

Tolte le quote di INAIL e INPS, il restante 94,6% é in mano ad altra spa PRIVATE.

C’é anche una legge, la numero 262 del 2005 che, al titolo IV, capo I, art.19 recita testualmente: 
"con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23.08.1988, numero 400, é ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalitá di trasferimento, entro tre anni, dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti DIVERSI dallo Satto o da altri enti pubblici".

Ovviamente sono passati svariati anni da quel 2005, ma nulla é cambiato, a dimostrazione del totale asservimento sia della magistratura sia dei politici, propriamente definiti camerieri dei banchieri da Ezra Pound, sin da tempi dell’incontro di Aldrich, Paul Warburg... a Jekyll Insland.

Mi fermo qui, evitando di darti ulteriori legnate sui denti.


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