RINGRAZIAMO AGORAVOX PER AVER DENUNCIATO PUBBLICAMENTE IL MISFATTO
NEGLI ULTIMI MESI NOI CI ABBIAMO PROVATO SENZA ESITO,
OFFUSCATI DAI MEDIA MAINSTREAM.
ABBIAMO SCRITTO ANCHE UNA LETTERA,
SISTEMATICAMENTE CESTINATA DAI QUOTIDIANI...
Gentile Direttore,
siamo un gruppo di giornalisti - nella quasi totalità precari da una vita – che hanno partecipato al concorso pubblico indetto dalla Provincia di Pistoia, per l’assunzione di un addetto stampa. Scriviamo per segnalarle alcune anomalie.
Ogni cosa che qui scriviamo è rintracciabile presso l’Albo Pretorio on line della Provincia di Pistoia, dove è rimasta traccia di tutte le comunicazioni ufficiali.
All’inizio, pochi giorni prima della prova scritta, senza un apparente motivo, ci viene comunicato (solo attraverso il sito internet) che le date per le prove sono spostate di una settimana. Nessuno di noi ha ricevuto avviso tramite raccomandata. Successivamente (e stavolta veniamo informati tramite raccomandata) entrambi gli scritti sono ulteriormente spostati di un giorno, causa concomitanza con un’altra procedura selettiva indetta dal Comune.
Le anomalie tuttavia non finiscono qui: il 28 ottobre ci presentiamo puntuali alle 9.30 all’ingresso dell’Auditorium Provinciale ma le porte vengono aperte alle 10.45 e alcuni componenti della commissione ci comunicano: “stavamo aspettando dei concorrenti in ritardo” (sic!).
Durante le prove scritte e poi le prove orali, ci rendiamo conto che formalmente tutto è regolare ma che la commissione ha un enorme potere nel valutare i candidati: non esistono insomma criteri oggettivi di valutazione. E i commissari sono tutti impiegati della Provincia.
Morale della favola: dopo le due prove scritte e la prova orale risulta vincitrice una ragazza che, guarda caso, risultava fra le collaboratrici dello staff del presidente della Provincia con il ruolo di “portavoce”.
Ci chiediamo e le chiediamo: è legittimo sospettare che il concorso sia stato solo un modo per “regolarizzare una precaria”, pur nel totale rispetto della legge?
In primavera scadrà il mandato del Presidente la portavoce sarebbe rimasta “appiedata”.
Non abbiamo prove certe tali da poter denunciare quanto accaduto (formalmente è tutto nel rispetto della legge), ma il dubbio è forte. E per noi precari del giornalismo, condannati ad una vita anormale, fatta di promesse mai mantenute, diritti zero, compensi persino offensivi, questa scoperta rappresenta solo la fine di un’ultima e inarrivabile illusione.
PER DOCUMENTARVI:
http://www.provincia.pistoia.it/PORTALE/VISUALIZZABANDI.ASP?tab=14&rec=59&categoria=14&id=59
(la sezione dell’Albo Pretorio che ripercorre l’iter del concorso)
http://www.provincia.pistoia.it/indici/el_GianfrancoVenturi.asp
(pagina del presidente sul sito della provincia, in fondo la portavoce, che poi ha vinto il concorso)
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Giornalisti che hanno partecipato al Concorso di Pistoia.