MARGINITE >
DOPO ben
10 mesi dall’insediamento dell’attuale governo in primavera assaggeremo (quanto
?) le prime misure concrete (reddito cittadinanza e quota 100) di quel progetto
di “cambiamento di vita” promesso a milioni di italiani.
Guarda caso sarà alla vigilia
delle ELEZIONI Europee del maggio 2019. Appuntamento basilare per la tenuta del
“sogno” europeo, di cui l’Italia è Paese fondatore oltre che componente
essenziale.
TANT’E’ che lo spread viaggia su livelli molto, molto onerosi, ma
non al punto di innescare un default. E a Bruxelles verranno individuati sufficienti
“margini” di compromesso.
O, come si dice, per ora si troverà il modo di
salvare capra e cavoli.
A meno che (ferale sciagura) non prendano forma e consistenza
subitanei fattori di “sconvolgimento” degli assetti generali oggi correnti.
Dilemma.
Non è certo la prima volta che in politica “volano” promesse affascinanti e che
“sfavillano” figure tranchant dalle drastiche soluzioni.
Come è accertato che ai
comuni cittadini occorre del tempo per constatare la non attendibilità di un piano
socio-economico basato su valori extra-margine.
Morale.
Quando troppo è lo slancio
prospettato, meglio esser pronti a rientrare nei margini.
Gestire un “cambiamento”
ha senso e valore se è preludio di un Ritorno alla Meta …