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Commento di kindlyreqd

su La libertà degli eletti, il sacrosanto principio del "divieto di vincolo di mandato"


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kindlyreqd 6 giugno 2018 14:13
Senza entrare nel merito della Costituzione, ricordando che non stiamo parlando delle Tavole della Legge date da Dio a Mosè, ma di una serie di regole e principi definiti e stabiliti da uomini, che quindi come tali non possono avere valore eterno ed universale.
Appellarsi perciò alla Carta per sostenere un principio è corretto, purché non serva ad eludere il problema di fondo e cioè, con riferimento all’ultima legislatura: è giusto ed accettabile che ci siano 546 cambi di gruppo, 310 alla Camera e 236 al Senato? Un terzo degli eletti, dieci cambi di casacca al mese. 
Se va bene così, bisogna argomentarne e sostenerne le ragioni e, per chi si vuol rifare alla Costituzione, dimostrare che era anche questo che voleva chi l’ha scritta.
Se invece si evidenzia una distorsione, bisogna intervenire in qualche modo: fornire una soluzione, un correttivo che cerchi di limitare il fenomeno, con un occhio magari al dettato costituzionale.
Ci fosse almeno la possibilità di abbandonare il partito nel quale si è stati eletti, ma con il vincolo di passare al gruppo Misto: macché, gente eletta nelle file del PD passata tranquillamente in FI, addirittura dietro il pagamento di un incentivo.
E’ questo che vogliamo?

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