Stoppare
>
Il governo che MATTARELLA intende varare è qualificato “neutrale” perché
composto da soggetti non connotabili politicamente e che non si candideranno
alle prossime elezioni. Avranno uno spessore sovranazionale e delle specifiche competenze
di carattere gestionale.
INOLTRE ha affermato che, ove nei prossimi mesi si
formasse in Parlamento una qualche maggioranza, quello stesso governo si dimetterebbe per far posto ad
un governo "politico".
Il presupposto di base è che a breve si prospettano delle
decisioni da assumere nell’interesse del paese.
Tutto qui.
SCONCERTANTE è
ascoltare dei leader risultati “premiati” dal voto che contestano tale iniziativa
di Mattarella rivendicando solo a sé la responsabilità “politica” dei
provvedimenti da adottare.
Come se fosse da imputare al Presidente il fatto che
dal Parlamento testé eletto non venga fuori l’indicazione di una “accertata”
maggioranza.
Quale altro compito hanno i “rappresentanti” del popolo se non
quello di varare un primo ORGANO di governo? Magari anche “provvisorio” nell’ottica
di completare il percorso tracciato per superare eventuali “carenze” di
sistema.
Dopo le “promesse” i cittadini hanno il diritto e vogliono vedere dei fatti.
Ergo.
Le ELEZIONI non sono una sorta di campionato, con tanto di gironi, di
spareggi e perfino di prestiti. Al paese occorre che qualcuno detti lo “stop”.
Promettere
cambiamenti “a venire” è escamotage tipico di un Dossier Arroganza …