Quale congiura >
Il PD,
di stampo Matteo RENZI, nel giro di un anno ha collezionato il “regresso” di due
distinte tornate Amministrative e la batosta del referendum costituzionale. La “roboante”
novità comunicativa di M Renzi, degna di uno show man alla Grillo, ha già perso
gran parte del suo appeal originario.
FATICA inutile è seguire e “pesare” la variegata
sequela di “riflessioni” da lui di volta in volta inanellata. Non si capisce,
viceversa, quanto e cosa aspettare ancora per arrivare a decidere di tamponare la
persistente lenta emorragia di consensi.
La prossima DIREZIONE nazionale
dovrebbe avvalorare una chiara mozione di dissenso (ripulsa) per tale leadership
“carismatica” che modella il partito a deferente assertore di un indirizzo
politico tanto esclusivo quanto verticistico.
Due le possibilità.
ASPETTARE che
il PD, manipolato da M Renzi, si disveli del tutto quale “risorta” democrazia
cristiana; salutando qualche milione di elettori.
Oppure isolare subito la fonte
(clan compreso) che ne sta inquinando valori e principi originari; ritrovando
assonanze con i “dissidenti”.
Non sarebbe una “congiura”, ma istinto di pura sopravvivenza.
La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore, limiti …