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Commento di Doriana Goracci

su Musulmani contro l'Isis. C'era una volta "Not In My Name": eppure esistono (VIDEO)


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Doriana Goracci Doriana Goracci 29 luglio 2016 16:18

mi è stato inviato questo messaggio da un’ amica di Facebook,condivido perchè mi sembra esaustivo e fortemente positivo:
Costruiamo ponti e non nemici! Noi due, per esempio, Lia e Saleh, cristiana e musulmano per caso, laici e antirazzisti, crediamo di far parte della grande maggioranza dei cittadini italiani, europei e del mondo, che condannano ogni violenza ed ogni terrorismo, sia quello che proviene da gruppi terroristici che usano l’Islam, il Cristianesimo, l’Ebraismo, il Buddismo, per giustificare il loro fascismo, sia quello degli stati che invadono e bombardano altri popoli. Pensiamo che le vittime di questi due tipi di terrorismo siano sempre i cittadini normali come noi e più deboli di noi. Il potere ed i media dominanti, da una parte e dall’altra, non ci rappresentano, cercano di dividerci per mantenere i loro privilegi: una piccola minoranza, l’8% della popolazione del pianeta, che possiede il 84% della ricchezza dello stesso. La violenza, di una parte e dell’altra, è l’unica loro via per mantenere questo insostenibile ed ingiusto modello di sviluppo di cui sono vittime i più poveri e deboli della terra, il clima e l’ambiente in cui viviamo tutti. Siamo d’accordo con Papa Francesco quando ha detto che: “Il mondo è in guerra, ma non c’è guerra di religione, c’è guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli, noi tutte le religioni vogliamo la pace, la guerra la vogliono gli altri, capito?" E quando dice che “Il denaro per acquistare armi, si trova! Per fare le guerre e per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova! Si sottolineano molto i soldi che mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo Welfare …”.I media dominanti, al servizio dei pochi privilegiati del mondo, cercano di renderci invisibili, “costruiscono” il nemico, fomentano odio, razzismo e guerre, generano paura per dividerci in NOI e VOI, ma non è così. Il clima di paura sta coinvolgendo, in maniera allarmante, anche alcuni tra coloro che fino ad ieri sono stati convinti difensori dei diritti di tutti. Persone che, impaurite, hanno iniziato a scrivere lettere inquinanti, chi ad un ipotetico fratello musulmano, chi ad una consigliera di Milano, chiedendo loro di condannare ogni giorno ogni atto barbarico commesso da uno dei due miliardi di musulmani nel mondo. Come se ogni musulmano o cristiano possa essere o sentirsi responsabile dell’orrore compiuto da un qualunque folle cristiano o musulmano del pianeta intero.Noi non facciamo parte di questa divisione. Siamo contro ogni violenza e contro ogni terrorismo, contro la guerra, contro il razzismo, contro il femminicidio, contro il sionismo e contro l’antisemitismo Tutte le democrazie non dovrebbero ammettere la sospensione dei diritti e lo stato di emergenza; tutte le democrazie non dovrebbero ammettere la pena di morte; tutte le pallottole, bombe, bombardamenti e droni sono criminali, incivili e idioti, tutti i criminali di guerra vanno processati. Sogniamo una ONU riformata, veramente democratica e non subordinata ai potenti, un’ Europa dei popoli, un’Europa sociale . Sogniamo una Corte di Giustizia Internazionale in grado di processare tutti i criminali di guerra e violatori di diritti umani di qualunque colore siano e non solo qualche capo di stato africano.

Siamo un NOI indipendentemente dal luogo di nascita, dalla religione, dal colore della pelle, dal nostro grado di abilità e disabilità e siamo certi che i nostri amici, le nostre figlie e i nostri figli e i loro giovani amici e la maggior parte dei nostri colleghi di lavoro sono come noi. Vogliamo giustizia contro ogni barbarie! Terrorismo e guerra si alimentano a vicenda e colpiscono sempre luoghi frequentati da cittadini comuni, non colpiscono i potenti né i dittatori, né i rappresentanti del mondo della finanza di entrambe le parti. Sia chiaro non vogliamo che sia colpito niente e nessuno. Che tutti gli dei dell’universo facciano cessare immediatamente ogni violenza! Vogliamo esclusivamente sottolineare che le vittime non sono mai i responsabili dei guai del mondo.
Noi due, napoletana l’una e genovese l’altro, cristiana e musulmano per caso, crediamo e vogliamo continuare a credere nell’amore, nella musica, nella poesia, nell’abbattimento di ogni barriera di confine ed architettonica, nell’incontro con l’altro. Amiamo De Andrè e Ziad Rahabani, Mina e Om Kulthum, Pier Paolo Pasolini e Mahmud Darwish, Dante e Al Mutanabi, Eugenio Montale e Nizar Qabbani, Tomasi di Lampedusa ed Umberto Eco, Taha Hussein e Najib Mahfuz ed ogni forma d’arte di ogni popolo. Vogliamo lavoro dignitoso senza sfruttamento, vogliamo tutelare ambiente, territorio, acqua, mare e foreste ed il futuro dei nostri figli. Amiamo pace, giustizia, democrazia, scambio, convivenza pacifica e intercultura, uguaglianza, parità di diritti e di opportunità per tutti. Amiamo la vita!
Lia Aurioso e Saleh Zaghloul


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