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Commento di Iaia Leone

su Metodo Di Bella: libera nos a malo


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Iaia Leone Iaia Leone 23 marzo 2016 10:05

Zora, non credo che il punto sia se io ’credo’, se io ’ritengo’. Io posso anche credere strenuamente che il MDB funzioni, o magari sperarlo o volerlo con tutta me stessa. Né io faccio finta di non vedere, altrimenti perché starei scrivendo? Sul marketing, il giro di soldi, gli interessi le dò ragione.


Ma queste premesse non comportano l’accettazione cieca e per fede riposta di qualsiasi cosa. Se io sono un paziente e voglio decidere come curarmi (nonostante poi il SSN mi copra solo le cure ’ufficiali’, ma questo è un altro discorso), vado sul sito della Fondazione e mi guardo i risultati del protocollo Di Bella. La domanda è: cura? guarisce? quali sono le aspettative di vita a 5 anni? Solo che, al di là dei post di Adolfo o dei vari messaggi sensazionalistici, un paziente non trova altro. E questo è il problema -e neanche poco grave. Se io paziente mi apro i link agli studi che sono elencati a conferma dei successi del MDB e leggo quanto riportato, mi accorgo che mancano i dati di cui avrei bisogno per decidere coscienziosamente e debitamente informato.
Se di 23 pazienti con tumori a testa e collo leggo che 2 sono sopravvissuti e gli altri dopo 3, 6 o 10 mesi dall’inizio della cura stavano meglio, quello che leggo NON è un’informazione corretta o esaustiva. Perché io da paziente ho il diritto invece di leggere innanzitutto 1. come stanno questi pazienti non dopo 3, 6, 10 mesi, ma dopo 5 anni; 2. dati oggettivi sulla loro condizione, non descrizioni del tipo il tumore si è ridotto di circa il 50% (cosa vuol dire ’circa’?vuol dire 49,9, 45, 55, 40%?); 3. vedere delle statistiche che mi mostrino chiaramente quali sono le percentuali di guarigioni e che le mettano a confronto con i risultati di chemio, chirurgia o radio. 

Omettere queste informazioni è un danno per il paziente, che CREDE di essere informato, in realtà sta accendendo a informazioni PARZIALI e non utilizzabili per una SCELTA consapevole. 

Proprio perché chi sostiene il MDB si lamenta della mancanza di trasparenza da parte della medicina cosiddetta ufficiale, dovrebbe perlomeno pretendere quella stessa trasparenza da Di Bella e dai prescrittori

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