La Costituzione non indica alcun sistema elettorale da adottare,
rispettosa com’è di ogni libertà. Trovo nell’art. 49 l’esplicita
indicazione del diritto di ogni singolo cittadino di associarsi in
partito per concorrere a determinare la politica nazionale. Nessuna
limitazione di numero ne di percentuali. Ergo nessun sbarramento
negativo è ammesso. Il resto è opportunità politica contingente. Trovo
legittima la posizione di chi critica le scelte del Parlamento indotte
dal partito di maggioranza, il quale, a mio parere, è inopportuno e poco
democratico. Avremo con questa italporcatam un nuovo Parlamento
illegittimo e, al momento, persino incerto sul numero delle camere
elettive. Discutiamo per ilbene della nostra Repubblica non per il bene
di una parte.
Zino,io,
te ed altri, non necessariamente legati alla stessa formazione (se
preferisci partito) politica, facciamo tolstojanamente (*) parte di
un’associazione ideale e trasversale che tenta di contrastare
democraticamente l’avvento di una legge elettorale di parte e non
repubblicana. Non vorrei che qualche solone s’inventasse l’avvento di
una quarta repubblica. La Repubblica è solo una dal dopoguerra. La
seconda ci potrà essere se torniamo ai valori dei Padri Costituenti che
sono traditi da lunga pezza. Infine restiamo uniti come, il contadino,
ciabattino e cantante, grande e semplice uomo #GianniMorandi,
ci invita a fare, con convinzione. Bando alle diatribe fra compagni,
avanti con la discussione: il centralismo democratico è morto.
(*)
"... se le persone viziose sono tutte quante collegate tra loro e
appunto perciò costituiscono una forza, allora basterà che le persone
oneste facciano anche loro altrettanto".
(Guerra e Pace di Lev Tolstoj).