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Commento di

su L'ultima trappola di Matteo Renzi


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7 febbraio 2015 19:59

Trappole >


Non dice il vero chi asserisce che da 20 anni non si fanno riforme, di destra e di sinistra, al fine di migliorare il paese. La realtà è che gli effetti concreti sono spesso risultati a dir poco sconfortanti.


Il perché è presto detto.

Al di là di puntuali dichiarazioni di buona volontà, il processo di elaborazione ha presto deviato verso un puro braccio di ferro tra opposte fazioni.

Al costruttivo confronto sulla validità delle varie alternative e dei rispettivi contenuti si è preferito anteporre il primato dei numeri. Alla fine la “ragione” è stata dalla parte di chi poteva vantare il numero maggiore di voti a favore.


Oggi è ancora così.

In gioco c’è l’uso democratico della rappresentanza popolare.

L’attuale scenario politico vede ben 4 formazioni superare la soglia del 10% di consensi. Assegnare “alla più votata” un premio di Lista (con maggioranza assoluta per 5 anni), vuol dire mortificare, se non annichilire, l’apporto di un vasto ventaglio di forze minoritarie.

In pratica.

Un partito con il 25% dei consensi può arrivare a decidere le sorti del paese in nome e per conto del restante 75% del corpo elettorale.


C’è di più.

La composizione e l’operatività del futuro Senato di “designati” verrà a dipendere dalla “integrità” di Organi territoriali (loro mandatari) che potrebbero venir “mutilati” e perfino azzerati per reati tipo corruzione, infiltrazione mafiosa, .…


Sono aspetti d’indubbia rilevanza e problematicità.

Ergo. Ieri come oggi, non si cambia il paese in ragione della forza dei voti disponibili.

Tanto meno si può arrivare a “scoprire”, solo dopo (e sul campo), errori, lacune ed incongruità già ora di tutta evidenza.

Occhio alle “trappole”!

Nel paese del Barbiere e il Lupo si architettano soluzioni davvero singolari …


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