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Commento di Fabio Della Pergola

su Cinquestelle: volano gli stracci


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 2 dicembre 2014 19:04

Capisco che lei non voglia arrendersi all’evidenza, ma se il suo ragionamento fosse condivisibile non ci sarebbe stata una defluenza (che è il contrario di affluenza) alle urne. Avreste semplicemente stravinto alle europee e alle regionali. E’ vero che alle elezioni bisogna accontentarsi del meno peggio, ma se la proposta non è credibile (nei contenuti e nei comportamenti) la gente non spreca tempo a votare. Il che vale per il M5S come per chiunque altro.

Lei invece sposta il dibattito, in maniera inutilmente vittimistica, su un movimento "al quale si richiedono cose mai chieste a nessun altro" per il semplice motivo che si è presentato come uno che proponeva di fare cose mai offerte da nessun altro.

Quindi "cercare il pelo nell’uovo" non dimostra affatto "mala fede", ma semplicemente la richiesta di dimostrare che quello che veniva detto era plausibile. Invece sono ormai tre (o quattro ?) anni che scrivo: guardate che "uno vale uno" è una balla colossale. Oggi abbiamo conferma, sono parole del meet up di Reggello, che quello che scrivevo era vero. Ma se la proposta era una balla - e lo si poteva vedere già da anni - per quale motivo lei viene a pretendere che io ritenga plausibile la proposta "alternativa" del M5S ?

Per finire: "se non sono bastati gli ultimi vent’anni a dimostrarle come si forma la classe politica italiana, aspetti ancora". Va bene, grazie. Per la verità sto aspettando da quaranta anni, quindi si figuri se mi preoccupa il tempo che passa. Ma, sia chiaro, né la Lega né Grillo hanno l’esclusiva dell’indignazione. Quindi non mi proponga il "o così o pomì". Posso aspettare di meglio.


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