Chi tace … >
RENZI può permettersi di dire di
non aver perso la scommessa, fatta con Vespa, sulla data del 21 settembre
(S.Matteo) quale scadenza ultima per “sbloccare” i pagamenti di tutti i debiti della
PA.
Infatti il verbo “sbloccare”, usato all’epoca da Renzi, equivale all’espressione
“liberare risorse” oggi usata da Palazzo Chigi per affermare che la “sfida è
vinta”.
COSA CHE in realtà non significa che le imprese interessate abbiano materialmente
incassato tutti i crediti vantati.
D’altra parte anche VESPA non ha perso del
tutto la scommessa visto che il governo ammette che restano esclusi 2-3
miliardi vincolati dal patto di stabilità.
Perciò, salvo loro smentita, entrambi
possono dichiararsi soddisfatti dell’esito.
Un po’ meno gli imprenditori ancora
in credito. Nel merito si aggiunga che l’ammontare complessivo del dovuto varia
di oltre 9 miliardi tra le stime del Ministero Economia e quelle della Banca
d’Italia.
RESTA altresì la sgradevole sensazione di una scommessa concepita in
modo furbesco, giocando con le parole.
Si sa che Vespa sarebbe dovuto andare a
piedi a Monte Senario. Viceversa non si è capito, stando alle parole di Renzi, come
dovrebbero fare gli italiani per mandare lui a ….
Forse è Tutta Colpa di
Carosello se in politica piovono slogan e spot …