• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Fabio Della Pergola

su Cinquestelle: l'inizio della fine


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 1 giugno 2014 12:31

Caro Gennaro,

ti ringrazio per le parole gentili (ottime persone, di buoni principi e di sinistra) e anche per la sottile critica (manca " l’occhio della storia" che mi renderebbe - parlo per me, Paolo se vuole risponderà di persona - incapace "di comprendere che la vittoria di Renzi è frutto innanzitutto di profonde modifiche che ha introdotto nella sinistra italiana, simile a quelle operate nel passato nella sinistra di altri paesi europei"), ma ho qualche dubbio sulle tue affermazioni. In particolare se ti riferisci al Blair di anni fa.

Il PD attuale assume, mi perdonerai la sintesi un po’ brutale, l’interclassismo classico della vecchia DC, aggiornata all’epoca della globalizzazione i cui sfracelli in termini di liberalizzazione della finanza (non quella dei commerci) sono sotto gli occhi di tutti. Liberalizzazione concessa alle banche americane dal più democratico dei presidenti democratici, Bill Clinton.

Ben venga pertanto il tentativo di Renzi di modificare la rigidità attuale dell’Europa, ma se il sogno della "vecchia" (come tu giustamente la definisci) sinistra non solo non è attuabile, ma si costituisce come impedimento alla nascita di una "nuova" sinistra (da qui le mie critiche anche alla Lista Tsipras in versione italiana), resta inderogabile ai miei occhi la necessità di ipotizzare un’area di sinistra-sinistra che faccia da contraltare al PD renziano. In particolare sulle sue ipotizzabili ( e anche visibili) derive culturali. Basti pensare alle ripetute dichiarazioni contro l’aborto da parte di alcune donzelle di primo piano del renzismo.

Quindi procedi pure con l’entusiasmo per il nuovo corso de i’ bomba, ma lasciaci pensare che non tutto il patrimonio storico (di cui qualche idea abbiamo) della sinistra trovi attuazione in questo progetto renziano così onnicomprensivo. Con tutto il rispetto per le tue idee, trovo che molte delle cose dette dai grillini siano degne di altrettanto rispetto (non per il duo al comando e alla loro strategia politica, sia chiaro) così come quelle di un Barca, di un Civati, di una Bonaccorsi.

Prima o poi la destra si riapproprierà, grazie a nuovi leader (speriamo più seri di quello che hanno avuto finora), di quell’area moderata di centrodestra che oggi Renzi ha inglobato nella sua proposta di rappresentanza politica. E per il PD sarà necessario riposizionarsi verso sinistra per recuperare voti. Quindi si passerà dalla trionfante epopea renziana ad un meno eclatante barcamenarsi per darsi una nuova identità meno compromessa con il moderatismo democristiano. Soffocare nella culla questi tentativi di costruzione "a sinistra" potrebbe essere deleterio non solo per le menti di tanti, ma anche per il futuro del PD.

Saluti


Vedi la discussione






Palmares