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Commento di GeriSteve

su Cinquestelle: l'inizio della fine


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GeriSteve 26 maggio 2014 17:09

Le considerazioni che leggo mi appaiono tutte razionali e condivisibili, ma non mi convincono: i risultati elettorali non sono sempre -forse quasi mai- il risultato delle razionali convinzioni degli elettori.

E’ verissimo che il M5S si è presentato senza alcuna diagnosi della crisi e senza alcun programma su come uscirne ed è stato sconfitto, ma bisogna considerare anche che non aveva nè diagnosi nè programma neanche un anno fa, e allora ha superato ogni previsone. Ricordiamoci che anche il PD e ancor più Renzi non hanno nè una seria analisi nè un programma, neanche su ciò che farà Renzi nel semestre di presidenza europea, però oggi hanno stravinto.

 

Come fa uno che promette di tutto e che mente sistematicamente a stravincere le elezioni? Non è sorprendente: Berlusconi gli ha preparato la strada rincoglionendo gli italiani, sdoganando le bugie, utilizzando bene i mass media, individuando sempre un argomento chiave: un milione di posti di lavoro, l’abbassamento delle tasse, l’abolizione dell’ICI, la sua restituzione... Renzi ha semplicemente proseguito la tecnica elettorale berlusconiana con i suoi 80 euro.

 

Il sistema di informazione italiano lo ha sostenuto in pieno, esattamente come ha sostenuto berlusconi, non solo presentandolo e pubblicizzandolo oltre ogni limite di equità, ma soprattutto guardandosi bene dall’investigare su chi lo ha sostenuto (Verdini in testa, cioè: Berlusconi), sulla sua essenza democristiana, sulla sua precedente condanna, sulle sue infinite contraddizioni, riuscendo a nascondere l’evidentissima verità, e cioè che ha ricreato la DC sotto l’etichetta PD.

 

Ieri sera un amico mi ha detto di aver votato M5S, io gli ho risposto di aver invece votato" Insieme con Tsipras", lui mi ha risposto "chi è?". Io mi sono risentito: credevo che scimmiottasse i "Fassina chi?" di Renzi, invece lui era sincero: non aveva mai saputo che esistesse una possibilità elettorale di votare una lista che non solo critica i delinquenti e i corrotti al potere, ma che ha anche delle proposte e dei programmi per cambiare l’Unione Europea.

Mi sembra evidente che non era l’unico disinformato d’Italia, che fossero molti gli italiani convinti di dover scegliere fra Renzi e Grillo.

 

Caro Fabio, una analisi elettorale che trascuri il massiccio schieramento dei media e la quasi assenza di giornalismo investigativo e critico del potere è una analisi incompleta. Io non credo di illudermi sugli altri paesi europei se dico che il livello di disinformazione degli italiani è da record.

 

GeriSteve


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