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Commento di

su L'Europa del Sacripante Grillo e la Repubblica Veneta


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1 aprile 2014 13:12

Questo sito non mi permetteva di mettere un commento così lungo (questi ultimi 3).
Sono abbastanza pirla, c’ho impiegato un sacco di tempo a scriverli.

Parliamo di Veneto.

> Sulla fidanzata non ci sono diritti, non si possono accampare pretese

E perché no? Non ci sono state promesse, prima? Ti sei fidanzato alla cieca? Ti dimentichi che una volta il matrimonio era una cosa per la vita?

E riguardo ai veneti e l’Italia: non è un accordo consensuale, quello fra italiani e Stato? Non ci sono promesse tacite da ambo le parti (neanche poi tanto tacite, se ti leggi la Costituzione)? Io pago le tasse e in cambio ottengo servizi e civiltà. Se vedo che all’accordo lo Stato viene meno, non posso forse prendere provvedimenti? Ma sembra che tu hai una visione fascista, per tua nascita hai diritti e doveri. Io penso che ho diritti e doveri inseriti in un accordo; quando l’accordo non mi sta più bene vado a cercarmene un altro.

E a questo punto, se a un singolo, o a una famiglia, le cose non stanno più bene, nessuno gli vieta di andarsene. Già troppi lo stanno facendo. Ma i veneti, nell’insieme, non li puoi costringere ad andarsene. E’ molto più ragionevole lasciare che si amministrino da soli, che male c’è? Sei già stato a San marino? Parlano italiano, non c’è alcuna frontiera, non c’è nessun problema, si amministrano da soli e, a quanto pare, stanno meglio di noi.

Tu ti ritieni a torto proprietario del Veneto, o di una sua piccolissima parte. Che cosa hai fatto, tu, per guadagnartelo? La città di Venezia, perla sul mare e unica al mondo, non l’ha fatta l’Italia, l’hanno fatta i veneti. L’Arena di Verona l’hanno fatta i veneti, quando erano sotto la dominazione romana. Le industrie e le case e le scuole le hanno fatte i veneti, non tu. Sono le persone nate lì, o immigrate lì, anche da solo due giorni, a essere i reali proprietari di quel pezzo di terra. La tua concezione, del Veneto appartenente all’Italia in forza di un’annessione avvenuta molti anni fa, ricorda le conquiste coloniali. Centinaia di anni fa (ma anche meno) si conquistavano territori, si cedevano e si acquisivano come merce di scambio, con tutta la gente che ci stava sopra. Io non lo trovo giusto, non era giusto allora e non è giusto adesso. Sono contento se i veneti stanno in Italia, ma sono ancora più contento se scelgono loro quale, fra il patto italiano, svizzero austriaco o veneto, sia il più adatto per loro. Solo in quel momento mi sentirò veramente libero (no, io non sono veneto). Capisci? Che motivo c’è d’imporre a milioni di persone quello che loro non vogliono? L’unico motivo può essere di natura egoista, vantaggi per te contro la volontà di qualcun altro.

Mi dirai che se un sistema non va bene, deve essere cambiato da dentro. E’ una delle soluzioni. Non è l’unica, specialmente se pensi che non sia percorribile. Evidentemente i veneti pensano così. Poi, lasciamo perdere che questo referendum sia una boutade, che ci siano stati brogli, che alla fine non è altro che una provocazione. Non sono sicuro, ma credo che succederà esattamente questo: niente. Ma quello che ho scritto l’ho scritto in senso generale, e ne sono pienamente convinto.

Ciao,

Gottardo


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