«"L’ottimismo della catastrofe" potrebbe essere anche inteso in senso
positivo: "vedo una catastrofe inevitabile, ma sono sicuro che
risorgeremo"»....
NO. La lettura in positivo ci sarebbe se nella famosa intervista a Severgnini avesse detto "l’ottimismo NELLA catastrofe". Che può effettivamente essere letto come indice di vitalità: vedo o vivo una catastrofe ma mi appello alle mie forze per uscirne. E quindi pur NELLA catastrofe resto ottimista...
Ma lui ha detto "io ho l’ottimismo DELLA catstrofe. Si va giù e si ricomincia". Cioè la sua prospettiva è quella di determinare una catastrofe perché vede l’aspetto positivo della distruzione dell’esistente, distruzione ritenuta necessaria per ricominciare. Naturalmente quando si determina una catastrofe (che sia sociale, politica o economica) i deboli di solito soccombono e solo i più forti, giovani, ricchi ne traggono vantaggi.
Questa mentalità è tipica del futurismo e del primo fascismo. Ed è il motivo vero per cui esiste una fortissima opposizione al progetto del M5S, che pure propone tematiche condivisibili e reali.
In sintesi: M5S propone una rivoluzione. Grillo la declina in modalità fascistoidi. Ma M5S non può fare a meno di Grillo, quindi la rivoluzione che propone è di matrice fascista, nonostante i temi siano fortemente di sinistra. Motivo per cui personalmente non voterò mai M5S e mi schiererò sempre contro. A meno che Grillo non venga emarginato e la sua mentalità affrontata, sviscerata, compresa e rifiutata. Ma il M5S può fare una sua personale rivoluzione culturale interna ? ho i miei dubbi...
FDP