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Commento di

su Il bivacco di manipoli, l'eversione e il senso delle parole


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19 febbraio 2014 20:03

Puoi lasciar perdere il tono polemico e rancoroso, non giova. E ficcati in testa che sto solo raccontando dei fatti, per come li conosco; non sono salito su alcuna cattedra, non sto insultando nessuno, non mi ritengo migliore di nessuno: forse solo un po’ più informato su determinate cose.

E’ lo stesso tono che usi (e usate) con chiunque non sia della tua (vostra) opinione. Sei salito eccome in cattedra, visto che volevi elencarmi le contraddizioni di qualsiasi partito io abbia votato. Ma chi ti ha chiesto niente? Non ti ho chiesto né di spiegarmi le magagne dei partiti italiani, né chi hai votato in passato tu (non so se l’hai notato), non ho bisogno di tuoi chiarimenti, nel capisco come tu possa essere convinto del contrario. Grazie, ma no, grazie.

Il Blog di Beppe Grillo è un normalissimo blog, si parla di tutto - politica compresa, ed accessibile A CHIUNQUE. Il Sistema operativo è un altro sito, accessibile solo alle persone registrate, dove si discutono le leggi da presentare in Parlamento e, a volte, altre decisioni correlate. 

Se vabbè. E tu sei quello che doveva spiegarmi le cose? Il sistema operativo NON è un altro sito, ma un sottodominio dello stesso sito. Per spiegarti il concetto uso una metafora. Il blog di Beppe Grillo è come una casa, il sistema operativo è una stanza di detta casa. Ovviamente l’ospite della stanza è ospite della casa nel suo complesso, essendo la stanza una parte della casa. Pertanto è assolutamente corretto affermare che chiunque partecipi a tale sottodominio (sistema operativo) non è altro che un commentatore del Blog di Beppe Grillo. Come da mia definizione iniziale.

Ma visto che sono lo stesso sito e non due siti diversi (come da te affermato), che bisogno c’è di un sottodominio privato, visibile solo agli iscritti? 

Puoi immaginare il Sistema operativo come una sezione di partito (se si chiama così il posto dove un partito dialoga con i tesserati; solo che costa molto meno ed è molto più efficiente e comodo. Puoi fare le semplici equazioni: "sito sistema operativo 5 stelle" = "una delle sedi di una forza politica", "persone registrate al sito" = "tesserati di un partito".

Hai le idee un po’ confuse: non ho mai visto sezioni di partito chiuse al pubblico. Non ho mai visto sezioni di partito proprietà privata di un cittadino. E non ti consiglierei di ripetere questa analogia perché non solo è scorretta, ma non credo piaccia a Grillo. Il M5S non è un partito, no? Ma che paragoni fai Gottardo? Ehehehehe

Se le cose che ci sono funzionano, a che serve una novità? Un semplice sito con protocollo protetto va benissimo per fare quello che fanno gli altri partiti, se e quando lo fanno. Milioni di persone usano internet per fare girare tanti soldi, quindi un sito va anche bene per discutere di argomenti importanti.

Dai, fa girare soldi anche quel sito, su. Soldi e poco altro, visto che ciò che si decide in quel blog non vale niente da un punto di vista pratico. Caso Gambaro a parte. Giusto un paio di ore fa si è visto quanto contano i commentatori del blog: Grillo doveva fare le consultazioni con Renzi, come richiesto dalla base del M5S. Stendiamo un velo pietoso su ciò che è successo.

E allora? Tu sei sicuro che tutti gli iscritti a un partito votano quel partito lì?

No, ma mica pretendo che un sedicente elettore del PD imponga la linea a Renzi. O che un sedicente elettore del FI dica a Berlusconi cosa fare. Sta genialata poteva venire in mente solo ad un comico. A pensarci bene fa ridere, in effetti.

La Costituzione è bellissima, ma non è rispettata. Prendine atto: gli eletti PRENDONO ORDINI CONTINUAMENTE: dal capo partito, dalle lobby, dalla Mafia, da tutti meno che dal popolo.

Eh, e infatti io mi incazzo ogni volta e non ho intenzione di accettarlo, per nessun motivo al mondo. Siete voi che avete messo per iscritto che sia lecito, mica io. Per quanto mi riguarda gli eletti non devono prendere ordini da nessuno. NESSUNO. Mi dà fastidio uguale: che siano lobby, Mafie o sedicenti megafoni del popolo. Ma chi vi ha dato la delega a rappresentare il popolo? Voi rappresentate solo voi stessi. Uno vale uno.

Spiegami perché da anni il Parlamento vota decreti legge INCOSTITUZIONALI (la Costituzione spiega bene quando un decreto è costituzionale oppure no), spiegami perché il Parlamento ha votato che Ruby era la nipote di Mubarak, spiegami perché il Parlamento ha fatto i regali ai gestori delle slot machine, spiegami perché PER ANNI si sono intascati i rimborsi, quando un referendum chiarissimo aveva detto che il popolo era contro il finanziamento pubblico ai partiti (potrei continuare per pagine e pagine). Se hai una spiegazione fammela sapere, intanto ti do la mia: perché i parlamentari prendono ordini dal capo partito, che è il loro datore di lavoro, specialmente da quando i listini elettorali LI FA LA SEGRETERIA DEL PARTITO.

No, è che il parlamento è stato privato della sua dignità istituzionale, relegato al ruolo di yesmen del leader di turno. Esattamente la linea seguita da Grillo. A me non interessa. Preferisco il rapporto fiduciario con il senatore/deputato, poterlo scegliere in una lista, e poi una volta in parlamento fa quello che vuole, perché io mi fido di lui, l’ho scelto io. Se non mi piace quello che ha fatto, alle elezioni successive non lo voto più. E’ per questo che gli eletti non hanno vincolo di mandato, perché si supponeva fossero scelti dall’elettorato, ci fosse un rapporto fiduciario. Che rappresentassero l’elettore. Questo è saltato con le liste bloccate, per cui l’eletto deve la poltrona al leader e quindi obbedisce, privato di autorità e autorevolezza. A me questo non sta bene, voglio un parlamento di homo sapiens, non di burattini privi di autonomia decisionale. E lo voglio perché la costituzione dice che ne ho il diritto. 

E invece lo so molto meglio di te. I partiti SONO STRUTTURE PRIVATE, e la Costituzione non ne parla neppure.

E quindi? Il parlamento non è una struttura privata. Rileggi bene la mia frase, forse non ti è chiara. I rapporti tra eletti, cittadini e istituzioni sono governati dalle leggi italiane, in particolare dalla costituzione, e non da una scrittura privata. 

Allora è anche eversivo che esistano le sezioni di partito, o come diavolo si chiamano? Allora è eversivo che un parlamentare parli con la gente? E’ questo che un parlamentare dovrebbe fare, ascoltare la gente: SI CHIAMA DEMOCRAZIA.

No, oligarchia. Grillo può parlare con chi vuole, ma le leggi si fanno in parlamento e al senato e alla camera non ci è stato mandato lui. I parlamentari del M5S hanno il DIRITTO e il DOVERE di esercitare il compito previsto dalla costituzione e assegnatogli dagli elettori senza alcuna interferenza.

Stai vaneggiando. Il fatto è che un elettore, se non si astiene, vota per una forza politica; a volte cambia anche idea. Quello ho detto, e non ho presunto che tu votassi per un partito o per l’altro. Poi, ho comparato il Movimento 5 Stelle con i concorrenti, visto che è di quello che stavamo parlando.

Mi dispiace che ti senti corresponsabile. Io no; ho sempre fatto il mio dovere di elettore votando dove mi pareva più giusto: se mi hanno preso in giro non è colpa mia, sono stato frodato. 

Poveretto. Gli altri no. Gli altri non sono stati frodati, solo tu. Gli altri sono complici, cattivi. Tu invece eri in buona fede, non è colpa tua, tu non c’entri.

Io ho sempre votato in vita mia. E siccome so che le scelte contemplano responsabilità e conseguenze, so perfettamente che è ridicolo giocare a fare il frodato, quello preso in giro. Questa classe politica che tanto disprezzi è stata al potere anche grazie al tuo voto, che ti piaccia o no. L’unica possibilità che ti resta è di non votare più in quella direzione, ma il passato non si riscrive, il tuo voto l’hanno avuto ed è con quello che hanno governato. Il mio no, quindi se c’è qualcuno che può tirarsi fuori, tra me e te, forse sono io. Tu sei stato preso in giro, a me è stato imposto da quelli che hanno votato come te. Ma sinceramente io non mi tiro fuori, il senso di appartenere ad una società sta nel non fare lo scaricabarile a comodo proprio.


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