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Commento di Lorenzo C.

su Perché, in fondo, la legge elettorale di Renzi non è poi così male


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Lorenzo C. Lorenzo C. 27 gennaio 2014 16:06

1) No. Il premio di maggioranza viene dato alla coalizione se questa supera il 35%. Un partito coalizzato che supera il 5% entra nel parlamento, se non raggiunge questa soglia rimane fuori.

2) Un premio di maggioranza del 18% non è poco, se preso al primo turno con il 35%. Però la Consulta bocciò il Porcellum perché non vi era una soglia minima, che ora c’è ("Tali disposizioni violerebbero l’art. 3 Cost., congiuntamente agli artt. 1, secondo comma, e 67 Cost., in quanto, non subordinando l’attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e, quindi, trasformando una maggioranza relativa di voti, potenzialmente anche molto modesta, in una maggioranza assoluta di seggi, determinerebbero irragionevolmente una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica." dalla sentenza). 
3) Il premio non può essere più alto se nessuno raggiunge il 35%. Una minoranza del 25% non verrà trasformata in una maggioranza del 53%, perché c’è il secondo turno, che è una nuova votazione che legittima de jure e de facto il successivo premio.

Detto questo, io sono convinto che sarebbe stato meglio assegnare il premio al 40%, se non al 45% (magari rendendolo più solido). E sono convinto che fare distinzioni sulle soglie di sbarramento sia confusionario e bizantino: tutte al 5%, o al 4%, (coalizzati e non) sarebbe andato bene. 

Come ho scritto, non è una legge perfetta, ma non è nemmeno una pessima legge. Può funzionare e poteva andarci peggio.


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