• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Fabio Della Pergola

su Il proclama fascista di Grillo Giuseppe, detto Beppe


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 14 dicembre 2013 10:04

Caro Marco,

ci vorrebbe un trattato per rispondere a tutto quello che scrivi. Mi è impossibile e sarebbe solo una discussione a due perché probabilmente nessuno leggerebbe post di questo "peso". Non è nelle mie intenzioni né in quelle della testata chiudersi in dialoghi a due.

Ma cerco di riassumere quello che penso del M5S:

1. condivisibilissimo lo sdegno per la situazione attuale e temi condivisibili in larga parte (vedi salario di cittadinanza, ad esempio, ma qualcuno dovrebbe dimostrarne la sostenibilità finanziaria o le tematiche su energia, acqua eccetera contenute nel programma)
2. tematiche di destra non condivisibili (vedi ius soli per gli immigrati)
3. temi economici assolutamente non condivisibili (uscita dall’euro)
4. temi di interesse generale assolutamente non condivisibili (abolizione finanziamento pubblico all’editoria - per inciso io non prendo una lira per quello che scrivo, sia chiaro - che lascerebbe la comunicazione in mano ai potentati economici e basta)
5. molti dubbi sul finanziamento pubblico ai partiti (che andrebbe comunque regolato e controllato da enti certificatori)
6. critica per la totale inconsistenza su temi di politica estera
7. critica per la totale inconsistenza sul tema dei diritti civili
8. critica per la totale inconsistenza sui temi "non negoziabili" per la Chiesa (aborto, eutanasia, sperimentazione sulle cellule staminali eccetera)
9. critica per la totale inconsistenza sul tema della laicità dello Stato
10. critica per la totale stupidità del pensare che destra e sinistra siano tematiche superate: qualsiasi cosa tu faccia in politica (e in economia) ha un senso. O è di destra o è di sinistra. Ridurre tutto ciò solo alla destra e sinistra "partitica" è un non-senso. Ma è evidente la finalità elettorale del M5S che prende voti sia da destra che da sinistar e quindi non vuole scontentare nessuno (il che è, fra l’altro, il punto più ambiguo della politica grillina).
11. critica per la totale chiusura per la pratica politica (cioè per le mediazioni necessarie finalizzate ad ottenere risultati concreti: vedi impossibilità di arrivare a un possibile salario di cittadinanza). In mancanza di mediazione (e compromessi) non ti resta che aspettare di avere il 51% (e non basta) dei voti. Quindi è inutile che critichi me se "aspetto"; il M5S fa altrettanto.
"ma aspettare significa anche, intanto, mantenere le cose come stanno", come dici tu.

E questo porta di nuovo all’articolo di Travaglio. La tua argomentazione su quello che è successo è inconsistente. nessuno sa come poteva andare a finire, ma tutti sappiamo come è andata a finire: governo Letta PD-PDL e M5S irrilevante. Rodotà era il candidato del M5S non poteva essere votato dal PD: non puoi chiedere a un partito di calarsi le braghe, se vuoi un accordo devi trovare una mediazione. In quel caso un candidato terzo che avrebbe messo all’angolo il PD. Solo in quel caso potevi davvero sapere se il PD ci stava o faceva solo finta.
Quello che abbiamo visto tutti in streaming - Travaglio compreso - è che l’occasione c’era, ma è stata buttata.

Eccetera. Per pagine e pagine.

Poi c’è il personaggio Grillo e le sue uscite squadriste. Non mi fido nemmeno un po’ di questo personaggio e l’ho scritto in vari articoli, motivandolo. Non mi piace affatto l’appoggio dato acriticamente al movimento dei forconi, non mi piace l’invito alla polizia a non difendere i politici (la polizia diffende le istituzioni repubblicane, non i politici in quanto tali). Non mi piace l’idea che si mettano alla gogna i giornalisti critici e tantomeno mi piace l’idea che si pubblichi l’indirizzo di casa di un avversario politico: sono modalità prettamente fasciste se non anche mafiose nell’intenzionalità manifesta di intimidire. E’ una cosa su cui non transigo e non accetto nemmeno di discuterne.

E non vale il paragone con i giornalisti sotto casa di Grillo: proporsi come personaggio pubblico che cerca e vuole visibilità è altra cosa.

Alla prossima.


Vedi la discussione






Palmares