• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Fabio Della Pergola

su Poliziotti e forconi


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 11 dicembre 2013 11:31

E’ strano che non ci si capisca. Eppure le cose sono semplici. I diritti civili sono una cosa molto chiara e la politica deve impegnarsi per garantirli a tutti, cioè deve alzare i livelli di democrazia di un paese. In questo paese i livelli di democrazia esistenti sono notevoli, in particolare per quanto riguarda la libertà di stampa, di espressione, di riunione, di associazione eccetera, anche se c’è sempre da migliorare.

In questo senso il suo richiamo ai diritti civili negli Stati Uniti (lei si riferiva in particolare alla discriminazione dei neri) non ha molto senso se non nel caso (in parte) degli immigrati e della questione del matrimonio degli omosessuali.

Per il resto, lei ritiene una questione di diritti civili quella che è invece una questione puramente politica e dei rapporti fra maggioranza e opposizione. La questione della maggioranza l’ho dovuta ricordare perché lei negava che ci fosse stata una maggioranza di elettori. "La maggioranza degli elettori ha votato questa classe politica? Veramente?": sì, veramente, o credeva che fosse andata in un altro modo ?

Naturalmente il rischio di una ’dittatura della maggioranza’, che trovo repellente, c’è sempre - tantopiù con il sistema bipolare - ma questo dipende dalla capacità di mediare per trovare compromessi tra le varie proposte in ballo. E non mi pare che Grillo sia tanto ben disposto a mediare. Se invece lei pensa che la minoranza possa imporre il suo punto di vista alla maggioranza, temo che abbia visto un film che non conosco.

Quanto ai poliziotti c’è un equivoco grande come una casa; se qualsiasi cittadino - quindi anche i radicali o chi si riferisce ai forconi o a Grillo - ha tutti i diritti di manifestare (ci mancherebbe!) e di ricorrere a disobbedienza civile o obiezione di coscienza (prendendosene la responsabilità e affrontandone le conseguenze eventuali) i tutori dell’ordine in servizio non hanno alcun diritto in merito finché sono in servizio, perché sono lì per difendere e garantire le istituzioni repubblicane (non per "sostenere una classe politica" come dice le, perbacco !!!). Tanto meno ce l’hanno i carabinieri che sono dei militari.

Se mi sbaglio su questo dimostratemi che ho torto e sarò lieto di corregermi. Ma sull’interpretazione politica di quello che è successo mi consenta di avere le mie idee. Che ribadisco: qui c’è stato poco di spontaneo e tanto di pianificato. E come ogni azione politica pianificata c’è da chiedersi chi tira le fila e perché. Sono banali domande a cui ognuno può dare la risposta che vuole. Io ho dato la mia.


Vedi la discussione






Palmares