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Poliziotti e forconi

Il caso dei poliziotti, carabinieri e finanzieri, schierati in servizio d’ordine alle manifestazioni dei ‘forconi’, che improvvisamente abbassano gli scudi e si tolgono i caschi in segno di solidarietà con i manifestanti è uno di quei casi che non può passare inosservato.

E’ anzi uno di quegli avvenimenti strani su cui è necessario riflettere a fondo, perché è emblematico di una convergenza politica e di interessi che potrebbe diventare molto significativa (e pericolosa) nel prossimo futuro.

Avevate mai visto prima i tutori dell’ordine solidarizzare così platealmente con gli operai o i pensionati che pure avrebbero tutti i diritti di ricevere solidarietà da chiunque?

 Non parliamo degli studenti o delle manifestazioni più nettamente politiche o sindacali in cui l’appartenenza politica degli agenti si suppone in larga misura schierata sul fronte opposto, ma di quelle azioni plateali in cui operai improvvisamente lasciati senza lavoro hanno portato in piazza la loro sacrosanta protesta. Ebbene, non si è mai visto un agente solidarizzare apertamente. Mai visto un carabiniere fare un gesto così plateale come togliersi il casco durante il servizio, se non per ordini superiori.

Ieri invece quello che si è visto in varie piazze italiane è una aperta solidarietà con i forconi, fatta non solo con la “deposizione delle armi”, ma anche con “baci e strette di mano”.

Solidarietà attiva con i manifestanti. Mai visto prima; anche se molti oggi cercano di minimizzare, quello che vale è la dichiarazione del segretario generale del SIULP, Felice Romano: "Togliersi il casco in segno di manifesta solidarietà e totale condivisione delle ragioni a base della protesta odierna (...) è un atto che per quanto simbolico dimostra però che la misura è colma". Sembra proprio un ultimatum.

C’è da chiedersi allora che senso dare a quello che è accaduto e a chi viene espressa solidarietà. Ma poi notare anche una sospetta tempistica che in politica ha altrettanto significato di un gesto in sé.

E’ da notare ad esempio che i "forconi" si sono manifestati per la prima volta - già ampiamente sospettati di simpatie (non nascoste) per l'estrema destra  - nel gennaio 2012, cioè poco dopo che Berlusconi era stato “dimissionato” e sostituito al governo da Mario Monti.

Poi sono stati silenti fino a che Berlusconi ha sostenuto il governo delle larghe intese nella speranza che il ricatto sul governo potesse funzionare per evitargli la decadenza da senatore. Venuta meno questa e qualsiasi altra ipotesi, come un gesto autonomo di grazia da parte del Presidente della Repubblica, ecco che il movimento dei forconi riparte in grande stile.

La tempistica sospetta e le parole d’ordine, coincidenti con quelle della novella Forza Italia e rivendicate da Forza Nuova, lasciano intuire qualcosa in più di semplici casualità.

Nel frattempo sul blog di Beppe Grillo (a cui Berlusconi si è rivolto nei giorni scorsi con una esplicita richiesta di collaborazione politica) si può leggere :

“Poco fa a Torino, porta Susa, dei poliziotti in piazza si sono tolti il casco per solidarietà al grido dei manifestanti "siete come noi" "bravi ragazzi!". Dopo poco la scena si è ripetuta, questa volta protagonista la guardia di finanza. A Rho i poliziotti si sono tolti i caschi e hanno accompagnato i manifestanti. Sono i gesti di cui abbiamo bisogno. Le forze dell'ordine provengono dal popolo di cui fanno parte”. Pasoliniani.

Il titolo, emblematico, è “Come farete senza la polizia?”. Che è anche una domanda inquietante perché suona come una minaccia, non più tanto velata, alla classe politica.

Nei commenti al post ovviamente c’è di tutto. Non manca la speranza di stabilire una vicinanza tra grillini e forconi: “Beppe, sembra che il 13 i manifestanti dei presìdi convoglieranno tutti a Roma. Sarebbe bello se i nostri cittadini deputati salissero di nuovo sul tetto di Montecitorio a salutare la folla. Se pò fa' ?” - chiede una - “ragazzi.. è il momento di schierarsi.. di schierarsi apertamente e chiaramente, non credo ci saranno altre occasioni. Aspettiamo un segnale anche da te Beppe” aggiunge un altro.

Segnale che prontamente arriva: "La protesta di ieri può essere l'inizio di un incendio o l'annuncio di future rivolte forse incontrollabili. Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. È stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari (...) Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro. Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l'Italia cambierà. In alto i cuori".

A parte l'invocazione finale, presa pari pari dalla Messa, è indiscutibilmente un proclama eversivo: chiedere alla polizia di non proteggere la classe politica forse è un po' eccessivo definirlo una chiamata al golpe, ma è sicuramente un gesto pericolosamente provocatorio. La classe politica si batte con le elezioni democratiche e con la proposta politica, se ci riesci. Sennò te la tieni perché così ha voluto la maggioranza degli elettori.

E c’è infatti anche chi - nei commenti al post citato - non se la beve “Voglio proprio vedere se alla prossima manifestazione di operai (non era questo il caso), studenti che chiedono un futuro degno di questo nome (e non miseria e sfruttamento) o popolazioni che si ribellano a uno stato-mafia che vuole distruggere le loro terre (val susa, ecc.) i poliziotti si toglieranno i caschi e abbasseranno i manganelli (...) Se poi si considera che si è trattato, di fatto, di un gesto di "solidarietà" nei confronti di gruppi dichiaratamente neofascisti, allora non vedo proprio di cosa rallegrarsi”.

LEGGI ANCHE: Agricoltura, nazionalismo e nuova destra. Appunti sul 9 dicembre 2013

Poi c'è perfino chi azzarda spregiudicatamente un paragone fra i poliziotti e "i marinai della corazzata Potemkin".

Ma per uno che si entusiasma “Finalmente un gesto degno di nota. Bravi ragazzi, è questo lo spirito che deve esserci in queste manifestazioni. Il vento stà cambiando, piano piano ma stà cambiando”; ce n'è uno che è invece sconfortato: “Tristissima deriva il 5s se appoggia questi figuri” e un altro che si preoccupa: “Desidero anch'io ribaltare il sistema, ma di fronte a questa manifestazione non sento una gran energia positiva, spero di sbagliarmi (...) Non so se chi manifesta è andato a votare o per chi voti, ma questo gran disordine, la polizia senza caschi, senza un obiettivo del dopo e proprio in un momento strategico in cui la casta ci inizia a temere non mi entusiasma.

Un po' al rovescio: invece di essere il M5S che trascina i cittadini in una vincente rivolta democratica, ci sono altre forze che vorrebbero trascinare parte del movimento in una strada caotica. Credo che la maggior parte dei manifestanti siano persone perbene, ma io ho visto anche le stragi di stato e in un momento così di debolezza della casta c'è da aspettarsi di tutto e invito solo a riflettere bene”.

Questo è la piaga su cui un grillino pensante ha messo il dito. Il momento politico è delicatissimo, l’esasperazione tanta e di uscite dalla crisi se ne vedono poche.

L’asse tra forze di polizia, movimento di piazza gestito dall’estrema destra (dietro il quale non è una fantasticheria immaginare la manina di Arcore) e la confusione interna al grillismo (esaltata dal post del Caro Leader) rischiano davvero di dar fuoco alla benzina.

E di benzina ne è stata versata tanta in questi ultimi anni; c'è da ritenere molto pericolosa una situazione come questa, perché - anche senza tirare fuori il Cile dei camionisti anti-Allende - la necessità ineludibile di un cambiamento può prendere tante strade: non ultima quella autoritaria.

Quindi stay tuned o, come si diceva una volta, stiamo in campana.

 

Foto: Antifluor/Flickr

 

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.119) 11 dicembre 2013 11:21

    Ritengo che l’ autore dell’articolo abbia centrato il problema: di tutto si può parlare qui, tranne che di protesta spontanea. Se tale fosse stata, avremmo assistito ad una protesta che poteva crescere e dilagare nell’arco di alcuni giorni, non avremmo certo assistito ad una contemporaneità di eventi di questa portata. E non credo neanche che un agente in servizio di ordine pubblico venga meno, spontaneamente, alle direttive che gli evengono impartite prima di essere schierato; come potevano essere cessate le esigenze operative se i manifestanti erano di fronte alla forza pubblica? Credo che qualcuno abbia impartito l’ordine (solidarietà o meno degli agenti con i manifestanti).

    Non si può non essere preoccupati!
  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 10 dicembre 2013 19:09
    Fabio Della Pergola

    Buonasera Emanuele,

    io non nego di sicuro che sia indispensabile un radicale cambiamento, né che questa classe politica sia inguardabile. Ma quando un poliziotto è in servizio di ordine pubblico non è un cittadino qualsiasi e non può comportarsi come tale. Le sue legittime manifestazioni di parte, politiche o sindacali, le deve riservare al momento in cui non è in divisa e non è in servizio.

    Se ci si dimentica di questo piccolo particolare siamo pronti per il collasso della democrazia, non puramente e semplicemente per mandare a casa una classe politica che - magari è opportuno ricordarselo - sta lì perché la maggioranza degli elettori l’ha votata.

    La storia insegna che quando il sistema democratico collassa, può finire pure peggio.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 10 dicembre 2013 18:54

    Buona sera Fabio, capisco i suoi timori,ma l’unico modo che abbiamo per liberarci di questi "piccoli" parassiti è la ribellione. Che vadano all’inferno con tutti i soldi che hanno rubato.
    Le faccio i miei complimenti per l’articolo
    E. Lualdi

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 10 dicembre 2013 19:09
      Fabio Della Pergola

      Buonasera Emanuele,

      io non nego di sicuro che sia indispensabile un radicale cambiamento, né che questa classe politica sia inguardabile. Ma quando un poliziotto è in servizio di ordine pubblico non è un cittadino qualsiasi e non può comportarsi come tale. Le sue legittime manifestazioni di parte, politiche o sindacali, le deve riservare al momento in cui non è in divisa e non è in servizio.

      Se ci si dimentica di questo piccolo particolare siamo pronti per il collasso della democrazia, non puramente e semplicemente per mandare a casa una classe politica che - magari è opportuno ricordarselo - sta lì perché la maggioranza degli elettori l’ha votata.

      La storia insegna che quando il sistema democratico collassa, può finire pure peggio.

  • Di (---.---.---.134) 10 dicembre 2013 20:01

    Mistificatori >
    Quelli che, per proprio interesse personale, cercano di accreditare interpretazioni fuorvianti di eventi del tutto ordinari. E’ il caso dei poliziotti che tolgono il casco protettivo per "solidarizzare" con le ragioni dei manifestanti.

    Ha dovuto spiegare la Questura.
    Ogni singolo componente di forze dell’ordine in servizio di presidio è tenuto ad eseguire gli ordini impartiti dal proprio capo pattuglia. Quindi anche nell’indossare e nel dismettere mezzi in dotazione quali casco, scudo, ecc.
    Altrimenti va incontro a seri provvedimenti disciplinari.

    Per ovvie ragioni di organizzazione/sicurezza solo uno ha l’incarico di decidere quando e quali atteggiamenti sono da assumere.
    Compreso il dismettere mezzi di protezione per una sorta di “pausa” sospensiva. Questo compatibilmente con il “clima” del momento.
    Gli operativi eseguono l’ordine all’unisono.
    Il passo successivo può essere il ritorno in caserma.

    Non può che essere così.
    Mistificare la realtà è un modo facile di proiettare Riflessi e Riflessioni calibrate su soggetti sensibili alla fascinazione …

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 10 dicembre 2013 20:36
      Fabio Della Pergola

      Non si capisce bene cosa vuol dire con questo commento. Che un tutore dell’ordine debba sottostare alla prassi che lei descrive è cosa ovvia. Ma qui ci sono molti filmati e molte dichiarazioni che dicono altro. Se lei ritiene che io - o altri che si sono allarmati per questa vicenda - sia un mistificatore me lo spieghi e vediamo di chiarirci. Se invece lei si riferisce a Grillo, il problema è che la sua non è una mistificazione del fatto accaduto, ma uno sfruttamento politico dello stesso fatto. In ogni caso estremamente grave.

    • Di (---.---.---.213) 11 dicembre 2013 19:50

      Perfino il Siulp ha ammesso che "è stato un ordine, perchè non c’era pericolo".
      Che poi le forze dell’ordine non siano dei "mastini" sempre pronti ad azzannare e che (salvo contrordine) possano dialogare e ricambiare gesti "amichevoli" non significa che stiano "solidarizzando" con le ragioni della protesta e con i manifestanti.
       
      Mistificare significa "interpretare" le immagini a fini strumentali. 

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 12 dicembre 2013 02:16
      Fabio Della Pergola

      Oggi c’è una gran rincorsa a sminuire i fatti; perché molti hanno capito che la vicenda è stata grave. Ma sia la dichiarazione del reponsabile del SIULP che ho riportato nell’articolo (cfr. link) sia le numerose foto e filmati che fanno vedere poliziotti che camminano insieme ai manifestanti (non viene fatto mai) o i carabininieri che si fanno baciare e abbracciare (mai visto prima) parlano chiaramente di una vicenda assolutamente particolare. La cui gravità è indice di uno stato di cose pericoloso per le connivenze che - secondo me - fa intuire.

      Meno gente si fa sedurre da questo tipo di proteste e meglio è per la democrazia italiana. E questo non vuol dire affatto che io sia d’accordo con questo governo.

    • Di (---.---.---.146) 15 dicembre 2013 13:04

      E così siamo arrivati alle "connivenze", immagino pericolose.
      Penso che basta osservare, in maniera distaccata, i fatti per evitare di essere Travolti dalle Informazioni ...

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 15 dicembre 2013 14:00
      Fabio Della Pergola

      Dal dizionario:

      "Connivenza: assistere passivamente, o dando il proprio consenso, a un atto disonesto che si potrebbe impedire, consentendone lo svolgimento".

      E le parole conniventi sono fatti, non interpretazioni.

  • Di (---.---.---.82) 11 dicembre 2013 00:25

    La maggioranza degli elettori ha votato questa classe politica?

    Veramente?
    1) Quanti sono gli elettori e quanti hanno votato?
    2) Quelli che hanno votato, hanno avuto la possibilità di nominare i propri preferiti?
    3) Le forze dell’ordine sono esseri umani, non macchine. Sono difensori della giustizia, non di una classe politica. Se un ordine è ingiusto devono rifiutarsi di obbedire. 
    Siccome "la maggioranza degli elettori" aveva votato politici contrari ai diritti civili in USA, facevano bene la polizia americana a perseguire/perseguitare/arrestare, etc. Martin Luther King jr. e gli altri?

    Ma di quale democrazia parla l’autore dell’articolo?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 11 dicembre 2013 08:04
      Fabio Della Pergola

      1) A me risulta che abbia votato il 75% degli aventi diritto (cioè un’ampia maggioranza)
      2) E mi risulta che il centro sinistra abbia preso 10milioni e mezzo di voti circa, il centro destra 10milioni circa e il M5S circa 8milioni e mezzo. Quindi la classe politica che poi ha dato vita al governo Letta ha avuto un’ampia maggioranza dalle urne.
      3)Le forze dell’ordine sono esseri umani che hanno tutti i diritti di esprimere le loro idee e manifestare le loro preferenze politiche quando NON sono in servizio di ordine pubblico. Il fatto che lo abbiano fatto in occasioni diverse, in città diverse e prestando servizio in forze diverse (polizia, carabinieri, guardia di finanza) mentre erano in ordine pubblico fa pensare che non si sia trattato di gesti spontanei nati lì per lì, ma di un’azione pianificata e coordinata. Il che sarebbe ai limiti del comportamento insurrezionale. Naturalmente è solo un’ipotesi e spero di sbagliarmi. Lo spero profondamente.

      Sull’ultimo punto preferisco sorvolare perché mi pare un’argomentazione incomprensibile. Se c’è qualcuno in Italia che non ha riconosciuti i diritti civili sono gli immigrati, i gay e altre minoranze che in questa occasione non sono certo state in piazza. Ma non mi pare che il commentatore parli di loro. Quindi di quali diritti civili si parla ?

    • Di (---.---.---.82) 11 dicembre 2013 11:00
      Ha mai sentito parlare della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti? Mi riferivo a quelli.
      Ma se vuole sostengo anche i diritti civili di immigrati e ogni minoranza (ci mancherebbe). Infatti quella che lei sostiene parlando di classe politica eletta dalla maggioranza di elettori (e che le forze dell’ordine dovrebbero sostenere in qualunque caso) è quella che ha invocato spesso e volentieri il nostro ultimo dittatore B. e si chiama dittatura della maggioranza. Che lei ogni tanto ricorda quando le conviene.
      Esiste la disobbedienza civile, l’obiezione di coscienza. Strumenti pacifici che tutti possono usare ... solo i radicali possono usarli? Magari perché loro hanno deciso di avere sempre ragione e gli altri sbagliano se non la pensano come loro. Anche qui ricordiamo B.
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 11 dicembre 2013 11:31
      Fabio Della Pergola

      E’ strano che non ci si capisca. Eppure le cose sono semplici. I diritti civili sono una cosa molto chiara e la politica deve impegnarsi per garantirli a tutti, cioè deve alzare i livelli di democrazia di un paese. In questo paese i livelli di democrazia esistenti sono notevoli, in particolare per quanto riguarda la libertà di stampa, di espressione, di riunione, di associazione eccetera, anche se c’è sempre da migliorare.

      In questo senso il suo richiamo ai diritti civili negli Stati Uniti (lei si riferiva in particolare alla discriminazione dei neri) non ha molto senso se non nel caso (in parte) degli immigrati e della questione del matrimonio degli omosessuali.

      Per il resto, lei ritiene una questione di diritti civili quella che è invece una questione puramente politica e dei rapporti fra maggioranza e opposizione. La questione della maggioranza l’ho dovuta ricordare perché lei negava che ci fosse stata una maggioranza di elettori. "La maggioranza degli elettori ha votato questa classe politica? Veramente?": sì, veramente, o credeva che fosse andata in un altro modo ?

      Naturalmente il rischio di una ’dittatura della maggioranza’, che trovo repellente, c’è sempre - tantopiù con il sistema bipolare - ma questo dipende dalla capacità di mediare per trovare compromessi tra le varie proposte in ballo. E non mi pare che Grillo sia tanto ben disposto a mediare. Se invece lei pensa che la minoranza possa imporre il suo punto di vista alla maggioranza, temo che abbia visto un film che non conosco.

      Quanto ai poliziotti c’è un equivoco grande come una casa; se qualsiasi cittadino - quindi anche i radicali o chi si riferisce ai forconi o a Grillo - ha tutti i diritti di manifestare (ci mancherebbe!) e di ricorrere a disobbedienza civile o obiezione di coscienza (prendendosene la responsabilità e affrontandone le conseguenze eventuali) i tutori dell’ordine in servizio non hanno alcun diritto in merito finché sono in servizio, perché sono lì per difendere e garantire le istituzioni repubblicane (non per "sostenere una classe politica" come dice le, perbacco !!!). Tanto meno ce l’hanno i carabinieri che sono dei militari.

      Se mi sbaglio su questo dimostratemi che ho torto e sarò lieto di corregermi. Ma sull’interpretazione politica di quello che è successo mi consenta di avere le mie idee. Che ribadisco: qui c’è stato poco di spontaneo e tanto di pianificato. E come ogni azione politica pianificata c’è da chiedersi chi tira le fila e perché. Sono banali domande a cui ognuno può dare la risposta che vuole. Io ho dato la mia.

    • Di (---.---.---.82) 11 dicembre 2013 12:08
      "La classe politica si batte con le elezioni democratiche e con la proposta politica, se ci riesci. Sennò te la tieni perché così ha voluto la maggioranza degli elettori."

      E’ lei che parla di classe politica (e non credo che parli di un’altra se non questa).

      Anche Hitler venne eletto democraticamente ... e le forze dell’ordine obbedirono ai suoi ordini. Magari avessero rifiutato. Specialmente quando in servizio.

      "In questo paese i livelli di democrazia esistenti sono notevoli ..." NO COMMENT!
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 11 dicembre 2013 12:53
      Fabio Della Pergola

      Io parlo di classe politica che può essere cambiata con le elezioni all’interno di un quadro istituzionale democratico; lei parla di una polizia che difenderebbe una classe politica anziché le istituzioni repubblicane. Poi paragona Letta a Hitler (che mi sembra un pochetto forzato). Che cosa vorrebbe fare però non si capisce, assaltare il palazzo d’inverno ?

  • Di (---.---.---.243) 11 dicembre 2013 03:51

    Vabbe’ non prendiamoci in giro, qui e’ ora di un colpo di stato, e le forze ed i militari devono marcare visita, altrimenti, se abbiamo ancora un minimo guizzo di onore e patria, dobbiamo scappare all’estero e cambiare il passaporto, dimenticarsi di essere nati in Italia.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 11 dicembre 2013 08:15
      Fabio Della Pergola

      Mi sembra di ricordare, ma potrei sbagliarmi, che istigare al sovvertimento dell’ordine democratico sia un reato.

      Ma, a parte questo, è indiscutibile che la politica in ogni sua forma debba prendere decisioni forti per affrontare questa situazione cambiandola. In particolare redistribuendo i redditi dai più ricchi ai più poveri. Cioè invertendo la rotta di quello che per dieci anni i governi Berlusconi hanno fatto.

      Anche se ora si travestirà da rivoluzionario e scenderà in piazza al fianco dei rivoltosi forse vale la pena di ricordarsi che questa situazione deriva dalle scelte fatte da chi ha governato per almeno l’ottanta per cento del tempo. Cioè la destra.

  • Di (---.---.---.137) 11 dicembre 2013 10:28

    Quando ho letto il programma dell’iniziativa di protesta ho smesso di considerarla una buona cosa e ho capito perché le forze dell’ordine la sostengono. E’ un tentativo di golpe, altro che liberare l’Italia dai parassiti, ne vogliono aggiungere altri ancora più pericolosi e che ricordano una certa mancanza di memoria dell’italiano medio tutto chiesa&fascio! :3


    "COSA VOGLIAMO. Che l’attuale classe politica, presidente della repubblica compreso, istituzioni infiltrate dai partiti ladroni, si dimettano ed abbandonino le posizioni.

    Da quel momento vi sarà un periodo transitorio in cui lo stato sarà guidato da una commissione retta dalle forze dell’ordine trascorso il quale si procederà a nuove votazioni.

    Durante questo periodo di transizione verranno prese le seguenti misure di urgenza".


  • Di (---.---.---.137) 11 dicembre 2013 10:29

    Quando ho letto il programma dell’iniziativa di protesta ho smesso di considerarla una buona cosa e ho capito perché le forze dell’ordine la sostengono. E’ un tentativo di golpe, altro che liberare l’Italia dai parassiti, ne vogliono aggiungere altri ancora più pericolosi e che ricordano una certa mancanza di memoria dell’italiano medio tutto chiesa&fascio! :3


    "COSA VOGLIAMO. Che l’attuale classe politica, presidente della repubblica compreso, istituzioni infiltrate dai partiti ladroni, si dimettano ed abbandonino le posizioni. Da quel momento vi sarà un periodo transitorio in cui lo stato sarà guidato da una commissione retta dalle forze dell’ordine trascorso il quale si procederà a nuove votazioni. Durante questo periodo di transizione verranno prese le seguenti misure di urgenza".

  • Di (---.---.---.119) 11 dicembre 2013 11:21

    Ritengo che l’ autore dell’articolo abbia centrato il problema: di tutto si può parlare qui, tranne che di protesta spontanea. Se tale fosse stata, avremmo assistito ad una protesta che poteva crescere e dilagare nell’arco di alcuni giorni, non avremmo certo assistito ad una contemporaneità di eventi di questa portata. E non credo neanche che un agente in servizio di ordine pubblico venga meno, spontaneamente, alle direttive che gli evengono impartite prima di essere schierato; come potevano essere cessate le esigenze operative se i manifestanti erano di fronte alla forza pubblica? Credo che qualcuno abbia impartito l’ordine (solidarietà o meno degli agenti con i manifestanti).

    Non si può non essere preoccupati!
    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 13 dicembre 2013 01:04
      Fabio Della Pergola

      Contemporaneità sospetta è il termine esatto.

      E insisto. Le difficoltà, la crisi, la disperazione di molti, la mancanza di lavoro e di prospettive sono TUTTE COSE VERE e sono tutte PROBLEMATICHE che attendono risposte dal mondo politico. Che però c’erano anche settimane e mesi fa. All’improvviso tutto sembra improvvisamente decantare verso l’ineluttabilità della rivolta. Come se un catalizzatore fosse stato buttato dentro.

      Berlusconi in televisione ha detto "se mi arrestano è rivoluzione".

      Tutta la ribellione dei forconi (a cui si aggiungono i proclami di Grillo, frange di studenti, antagonisti e No-TAV e ora anche la Lega di Savini) improvvisamente si è messa in moto quando Berlusconi ha rotto con Alfano e si è sfilato dal governo. Cioè quando ha capito che nessuno lo avrebbe ’graziato’. La sua frase in televisione fa capire che quello che abbiamo avuto sotto gli occhi in questi giorni era solo l’avvertimento, il ’vi faccio vedere che cosa potrebbe capitare...’

      Segnale ricevuto, ora tutto si decanterà lentamente. Fino a nuovo ordine. Nel frattempo studenti, antagonisti, grillini e chiunque abbia le sue indiscutibili ragioni di malcontento, riflettano sui fatti e sulle ’cattive compagnie’ con cui si stanno accompagnando.

      Perché se qualcuno arresterà Berlusconi.....

  • Di (---.---.---.153) 11 dicembre 2013 17:32

    Buona sera Fabio, gli unici responsabili del collasso democratico, in italia , sono i politici.

    • Di paolo (---.---.---.25) 11 dicembre 2013 18:42

      Troppo facile caro amico , addossare la colpa solo ai politici . I nostri politici non provengono dalla luna ,sono dove li ha messi il popolo bue che quindi ha le sue brave responsabilità . Tutti ,sia chi ha premiato i peggiori istinti ,sia chi ha fatto poco o nulla per contrastarli .

      Due decenni spesi ad intortarci delle balle e delle follie del pregiudicato di Arcore e della sua corte dei miracoli ,con una finta opposizione seduta allo stesso tavolo della spartizione .
      Poi ,quando inevitabilmente i nodi vengono al pettine , la colpa di chi è ? Ma dell’euro naturalmente ,e che diamine !

      Adesso il duo arruffapopolo Grillo -Berlusconi giocano sul malessere del paese , chiamando a correio la peggior feccia in circolazione ,gente che nello sfascio delle istituzioni ha tutto da guadagnare e nulla da prdere .
      Il popolo dei forconi !! Io saprei dove infilarglielo il forcone , anzi il palo come si usava un po’ di secoli fa ,altro che forza pubblica che solidarizza .
      Ciao FDP ,scusa l’irruzione , ma qui c’è gente che sbrocca .

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.161) 12 dicembre 2013 02:08
      Fabio Della Pergola

      Grazie Paolo, sei il benvenuto!

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