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Commento di Fabio Della Pergola

su Il proclama fascista di Grillo Giuseppe, detto Beppe


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 8 dicembre 2013 10:10

“Dici che da quarant’anni lotti per cambiare il sistema, ma intanto attacchi Grillo che, di fatto, è purtroppo una delle poche speranze di cambiare qualcosa”.

Si può cambiare le cose alzando i livelli di democrazia oppure abbassandoli, fino al rischio potenziale di azzerarli. Il comportamento di Grillo nei riguardi dei suoi stessi seguaci, in particolare della Gambaro, parlano di un suo assetto autoritario che di democratico ha ben poco se non accetta nemmeno una banale critica sulla linea politica da seguire.

La gogna per i giornalisti aggrava questa logica. Da un comportamento autoritario (fascistoide) a uno tipicamente fascista. E’ esattamente quello che ho voluto evidenziare.

Il termine "cambiamento" non è neutrale e valido in ogni caso. Gandhi e Mandela hanno cambiato le cose, ma anche Mussolini e Hitler le hanno cambiate.

"In un sistema in cui tutto va a rotoli e in cui la stampa è tutt’altro che libera, mi sembra normale che si usino metodi ben poco ortodossi per "denunciare" certe cose".

Ecco: se giustifichi l’uso di "metodi ben poco ortodossi" sei già disposto ad andare oltre.

Ho già scritto numerosi articoli in cui criticavo più la persona Grillo che i temi proposti dal M5S (che in ampia misura condivido). Tu lo definisci una speranza di cambiamento, io penso che proponga modalità di cambiamento che vanno nella direzione opposta a quello che sarei disposto ad accettare.


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