Commento a contenuto di aria fritta.
Che fa finta di non capire la gravità di un attacco alla libertà di espressione in nome di un presunto diritto di imbavagliare le voci critiche. Grillo vorrebbe fare con i giornalisti tanto quanto ha fatto ad esempio con la deputata M5S Adele Gambaro, rea di lesa maestà.
Da parte sua invece si arroga il diritto di una critica infarcita da decenni di offese, contumelie, ingiurie e falsità.
Grillo è un pregiudicato che evidentemente, essendosi autonominato coscienza critica della nazione, ritiene di poter dire e fare ben più di quello che altri dicono di lui ai quali vuole impedire anche il diritto di parola.
Uno che si è permesso di definire Rita Levi Montalcini una "vecchia puttana" (e ha dovuto patteggiare) o "tangentista" un sindaco innocente (e si è beccato una condanna in via definitiva per diffamazione). Questo a proposito di "diffamare".
Quanto ai punti e ai programmi, li giudicheremo quando qualcuno si deciderà a scriverli. Per ora non si è visto un bel niente al di là delle farneticazioni apocalittiche di Casaleggio su Gaia o del Programma del M5S in cui non c’è scritta una beata mazza se non i buoni propositi validi per una squadretta di un boy-scout. E questo a proposito di "mulini da rincorrere".
Quanto al timore di perdere privilegi e leadership mi dimostri che ne ho, anche in misura minima, e glieli regalo volentieri.
Insomma bla, bla, bla e poco più. In un commento è esplicitata esattamente la consistenza politica del grillismo.