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Commento di

su Moni Ovadia sbatte la porta della comunità ebraica


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10 novembre 2013 01:14

Rispondo solo a questo.

<< Ma lei, come spesso le capita nella sua ossessione antisionista, sbanda vistosamente fuori dal seminato.

Primo dicendo che lasciare la comunità - che è solo un’associazione privata come tante altre - è un passo grave per un ebreo, che è quantomeno discutibile (mi permetta di saperlo): sarà stato un passo grave per Moni Ovadia, poverino (si sa ci stava per rispetto dei genitori, il bimbo), ma chissenefrega.>>

Il luogo che in duemila anni di diaspora ha custodito e tramandato il giudaismo e l’identità ebraica lei lo riduce al rango di una bocciofila, dalla quale un ebreo si può separare senza troppi patemi. L’effetto di un tale spericolato riduzionismo è più comico che provocatorio.

La lascio con un breve frammento filmato su una comunità ebraica ridotta all’essenziale: due sole persone, litigiose come si conviene ma unite in modo indissolubile:
https://www.youtube.com/watch?v=b4f...

Il vecchio è morto da anni ed è sepolto in Israele; il più giovane, quello che interloquisce con lui dalla finestra e che gli da del triplo goy, è anch’esso in Israele, ma non so se sia ancora in vita.


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