Ho assistito da tempo a continui cambiamenti di fronte sull’argomento nucleare in Inghilterra, con prese di posizione opposte o ondivaghe. Questa decisione è veramente sorprendente, perché i costi sono enormi sia per gli investimenti che per il prezzo del MWh.
Inoltre i sussidi statali sono elevatissimi, cosa da tempo dichiarata inammissibile dal governo inglese.
Infine i lunghissimi tempi di realizzazione, possono creare aumenti imprevedibili dei costi, oltre a ritardi nell’inizio della produzione. Ne è una prova la storia della centrale norvegese (unica EPR in costruzione in Europa) di Olkiluoto (tempi e costi in costante forte aumento).
Il tempo previsto di dieci anni nell’avvio della produzione mi inducono a pensare che nel frattempo cambieranno idea. Auguri ai contribuenti inglesi.